Calato il sipario sul Festival di Sanremo 2012 tutte le polemiche, le idscussioni e gran parte delle canzoni finiranno nel dimenticatoio eccetto alcuni momenti che arricchiranno l'archivio storico della televisione italiana. In cinque serate il Festival ha prodotto un buon lavoro condito da presenze più o meno importanti ed esibizioni di vario tasso artistico. Ripercorrendo queste serate troviamo dei momenti che presumibilmente resteranno negli annali della televisione e dello stesso Festival. La maggior parte di questi momenti top di questa edizione sono avvenuti nella serata di giovedì dove i cantanti in gara si esibivano con artisti stranieri in brani italiani celebri nel mondo. Tra queste esibizioni resteranno celebri quelle di Noa con Eugenio Finardi in "Torna a Surriento" dove l'artista israeliana cantava in dialetto napoletano e Finardi in inglese, poi c'è stato il grande ritorno sul palco dell'Ariston di Brian May dei Queen che ha accompagnato l'esibizione di Irene Fornaciari nella canzone "Uno dei tanti", ancora Patti Smith con i Marlene Kuntz in "Impressioni di settembre" oltre alla toccanti esibizioni di Josè Feliciano prima con Arisa in "Che sarà" e poi con Morandi in "C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones", di Al Jarreau con i Matia Bazar in "Parla più piano" e di Loredana Bertè in "Almeno tu nell'universo". Penetrante anche l'esordio al Festival del celebre cantante spagnolo Sergio Dalma che ha cantato prima "Il mondo" con Francesco Renga e poi si è esibito nella versione spagnola di "Bella senz'anima" di Riccardo Cocciante. Escludendo la serata di giovedì, dal punto di vista musicale sono ben pochi, se non nulli, i momenti che potrebbero restare nella storia di Sanremo. Probabilemente a parte lo storico, seppur velato, ritorno di Dalla delle canzoni e degli artisti in gara rimarrà ben poco se non qualche buon duetto nella serata di venerdì come Finardi-Servillo o Noemi-Curreri. Mentre un altro momento cantato da depositare negli archivi è sicuramente il duetto tra Morandi e Celentano in "Ti penso e cambia il mondo". Dal punto di vista dello spettacolo, oltre alla famosa farfallina di Belen, resteranno sicuramente i monologhi e le storiche pause di Celentano, la rivisitazione di "Uomini soli" di Luca e Paolo nella prima serata ed il divertente ballo della foca lanciato da un ispiratissimo Rocco Papaleo. Bravi anche, nei loro interventi, sia Alessandro Siani che Geppi Cucciari ma dubito che il loro segno sul palco dell'Ariston rimarrà indelebile e stessa sorte avverrà, probabimente, anche per i vincitori del Festival e le loro canzoni.