E' il 1994 quando Aleandro Baldi, all'anagrafe Civai, si presenta al 44° Festival di Sanremo con "Passerà". Il brano è scritto dallo stesso artista toscano in collaborazione con Giancarlo Bigazzi per ciò che riguarda il testo e con Marco Falangiani per ciò che concerne la musica. Questa è la prima partecipazione al Festival tra i Big per Aleandro avendo già vinto nella sezione giovani nel 1992 con "Non amarmi" cantata in duetto con Francesca Alotta. Precedentemente Baldi aveva già calcato il palco dell'Ariston tra le Nuove Proposte nel 1986 e nel 1989 ottenendo rispettivamente un secondo ed un terzo posto con i brani "La nave va" e "E sia così". Con "Passerà", il cantautore nato a Greve in Chianti, ottiene un meritatissimo primo posto davanti a Giorgio Faletti e la sua "Signor Tenente" e Laura Pausini con "Strani amori". Il brano viene inserito nell'album "Ti chiedo onestà" che presenta anche altri brani ottimi come, ad esempio, "Sarajevo", "Come le stagioni" e "Il ragazzo solitario". Baldi riceve, quindi, l'apprezzamento del pubblico e della critica mettendo un sigillo importante per la sua carriera che, anno dopo anno, sarà ingiustamente trascurata dai media e ciò influirà sulla scarsa diffusione dei successivi lavori discografici soprattutto negli ultimi anni. Il testo di "Passerà" si sviluppa sull'importanza che può avere la musica in determinate situazioni di sconforto morale o di depressione. "Le canzoni sono zingare e rubano poesie...sono inganni come pillole della felicità...le canzoni non guariscono amori e malattie...ma quel piccolo dolore che l'esistere ci dà...passerà...". Un messaggio sicuramente vero che Baldi ha saputo divulgare con un testo semplice e diretto ma, allo stesso tempo, molto significativo per chi attribuisce alla musica la stessa forza descritta nella canzone. La musica vista, quindi, come alleata dell'anima e come spinta morale per superare le difficoltà della vita e tutti quei piccoli incidenti di percorso che, di tanto in tanto, ci si trova ad affrontare. Baldi si rivolge anche a quelle persone che vivono perennemente situazioni di vita non facili come i disabili o tutte quelle persono che, per un motivo o per un altro, non riescono a stare al passo di un mondo che corre sempre ad alta velocità. Soprattutto in questi casi la musica può essere un sostegno importante e, sicuramente Aleandro, non vedente dalla nascita, conosce bene questo tipo di situazioni ed ha provato sulla propria pelle quanto può significare una semplice combinazione di note musicali per chi vive in tali condizioni. Una ulteriore prova, quindi, della grande sensibilità di un artista fuori dal comune che riesce sempre a lasciare un segno importante nella mente e nel cuore di chi lo ascolta.