Aleandro Baldi, all'anagrafe Civai, dopo il grande successo riscosso negli anni '90, pur continuando a pubblicare album di qualità non è stato quasi mai preso in considerazione, nè tantomeno pubblicizzato dai media. Sarà che non ha più le spalle forti di Giancarlo Bigazzi, grande produttore discografico, scopritore e mentore di tantissimi artisti in quegli anni come lo stesso Baldi, sarà che nel mondo delle radio e delle playlist certe canzoni e certi artisti non vengono presi in considerazione, saranno gli scarsi investimenti in quanto a campagne pubblicitarie delle nuove etichette discografiche ma, sta di fatto che il cantautore toscano sembra totalmente sparito dalla scena musicale agli occhi della massa. Eppure canzoni che hanno segnato una generazione e che sono entrate di diritto nella storia della musica italiana dovevano far pensare ad una carriera futura ben diversa dalla situazione attuale. Dall'esordio a Sanremo con "La nave và" che gli garantì la prima notorietà ed un secondo posto sul podio del 1986 e con "La curva dei sorrisi" nello stesso anno si aggiudica la sezione giovani del Cantagiro per poi proseguire con la più celebre "Non Amarmi" che cantata in coppia con Francesca Alotta gli valse la vittoria del Festival di Sanremo del 1992 fra le nuove proposte, poi "Il sole" che sempre nel 1992 che lo porterà a vincere Un disco per l'estate ed il Cantagiro, e ancora "Passerà" che gli consegnerà il primo premio tra i big del Sanremo 1994 fino a "Soli al bar" che riscontrerà un discreto successo al Festival del 1996 in coppia con Marco Guerzoni e gli consentirà di vincere il Premio Famiglia Cristiana. Questo solo per citare i testi più conosciuti senza dimenticare brani come "Da Napoli a New York", "Come le stagioni", "Sarajevo", "Il ragazzo solitario" e tante altre passate sotto silenzio oltre alle diverse collaborazioni artistiche tra le quali quella con Fausto Leali per il quale scriverà "Perchè" che poi riproporrà in duetto con Danilo Amerio e quella indiretta con Jennifer Lopez e Marc Antony che ripropongono "Non amarmi" in versione spagnola "No me ames" e diventerà un successo internazionale con ben 8 milioni di copie vendute. Stessa storia con "Passerà" ripresa dal quartetto Il Divo che scalerà le classifiche di mezzo mondo con 3 milioni di copie vendute. In seguito pubblicherà "Il meglio e il nuovo" che contiene i suoi maggiori successi più cinque inediti tra cui "I care" dedicata a Don Milani e "Na ninna nanna 'e mare" scritta per lui da Federico Salvatore per il Festival di Napoli del 2001 ma, si inizia ad intravedere l'ombra dell'oblio mediatico che lo porterà a tre anni di inattività e che viene definitivamente confermata nel 2005 quando con "Bossanova" Baldi prova a dare una svolta, risultata inefficiente, al suo stile musicale facendosi accompagnare nel mondo del jazz e della bossanova appunto da cinque strumentisti del genere. Nello stesso anno partecipa al disco tributo al cantautore scomparso Pierangelo Bertoli interpretando "Per dirti t'amo". Tutto però sembra passare inosservato e questa crisi porta all'ennesimo cambio di rotta: l'addio a Bigazzi ed un ritorno al passato dal punto di vista musicale. Insieme a Marco Luca Massini scrive le 11 tracce che compongono l'album che avrebbe dovuto segnare il suo grande ritorno e cioè "Liberamente tratto". Il progetto del rilancio, però, avvenne a metà in quanto la qualità del disco era ottima, le canzoni affrontavano belle tematiche ed erano ben scritte da Baldi e Massini ed arrangiate da Maurizio Bozzi e Marco Pezzola ma il riscontro mediatico risulterà praticamente inesistente. La forza di volontà ritrovata e la grinta nel rimettersi in gioco con la consapevolezza che le regole del mercato erano cambiate portarono Baldi a dare il meglio di sè in quel disco e nello stesso tempo, la totale indifferenza dei media, lo riportarono nel dimenticatoio. E pensare che Baldi aveva espresso anche in una canzone di quel disco, "Greg", la vita e le difficoltà di un artista snobbato dal mondo mediatico che tanto lo aveva acclamato in passato. In quel disco c'erano anche altre canzoni che andrebbero riscoperte come "Felici e contenti", "Una donna", "Un grande errore", "Aquila grande" e "Oggi come ieri come domani" oltre al brano che racconta il suo ritorno "Ricomincio da qui". In seguito ci saranno solo spiccioli di pubblicità ed apparazioni sporadiche riconducibili alla sincera amicizia e stima reciproca col conterraneo Carlo Conti oltre al Premio Mia Martini che gli viene consegnato nel 2009 per l'apporto dato alla musica italiana nel mondo. In una recente intervista al "Corriere Fiorentino" Baldi dichiara che gli fu detto dai potenti dell'industria mediatica-musicale che uno tra lui e Bocelli era di troppo e che non potevano sostenere due non vedenti nel mondo dello spettacolo ma Aleandro a tutto questo non ha mai dato peso pensando solo alla sua passione per la musica. Nonostante tutto, Aleandro non vive di rimpianti nè di depressione ma continua a lavorare con dignità e serenità orgoglioso del suo passato e tranquillo per quello che gli riserverà il futuro. L'anno scorso oltre a conseguire il diploma in chitarra al conservatorio con 10/10 dichiarando che in passato l'avevano sempre respinto elogiando il suo talento ma palesandogli la difficoltà ad insegnare ad un cieco, ha pubblicato "Italian love songs" un album di cover, che seppur riduttivo per un autore di tali possibilità e comunque un modo per non arrendersi in una vita che già l'ha penalizzato alla nascita oscurandogli la luce dagli occhi ed ora qualcuno, che non nè ha il diritto, gli sta togliendo anche quella dei riflettori. Non permettiamolo! Per tutto quello che ha dato alla nostra musica e per quello che può ancora dare non possiamo permetterlo!