La quarantunesima edizione del Festival della Canzone Italiana si svolse dal 27 febbraio al 2 marzo del 1991 presso il Teatro Ariston di Sanremo. Organizzata sempre dall'OAI di Adriano Aragozzini, questa edizione, proponeva la scenografia di Umberto Bertacca, le coreografie di Franco Miseria per i balletti di Julio Bocca e Daniel Ezralow e la regia di Luigi Martelli. Questo Festival, che venne premiato anche con il Telegatto come miglior trasmissione musicale dell'anno, venne condotto da Andrea Occhipinti e da Edwige Fenech con i collegamenti esterni dalla Doxa, istituto specializzato in sondaggi introdotto come modalità di voto, di Maria Pia Biscotti. Anche quest'anno i Campioni sono affiancati da artisti stranieri che reinterpretano a modo loro i brani in gara e, fra questi, vanno ricordati: Gloria Gaynor, Grace Jones e Randy Crawford che, tra l'altro, fu l'unico ad incidere il brano sanremese a differenza della scorsa edizione dove tutti gli artisti stranieri incisero le canzoni eseguite al Festival. Gli ospiti canori, invece, erano i Bee Gees e Rod Stewart che, però, venne cacciato dagli organizzatori del Festival in seguito al rifiuto di far eseguire all'artista un solo brano invece dei due previsti. Presente anche l'orchestra con membri chiamati per l'occasione e diretti da 22 diversi maestri fra cui Gianni Mazza e Fio Zanotti. Tra i Campioni, quest'anno, vi è un podio d'eccezione composto dal vincitore Riccardo Cocciante con "Se stiamo insieme" scritta con Mogol e che parla di un uomo che cerca di ritrovare un'armonia in un rapporto di coppia ormai stanco e monotono, da Renato Zero che si piazza secondo con "Spalle al muro" di Mariella Nava, anch'essa in gara ma arrivata ultima, e dal terzo classificato Marco Masini con "Perchè lo fai" scritta insieme a Giancarlo Bigazzi e Mario Manzani. Il premio della critica va, invece, ad Enzo Jannacci con "La fotografia" scritta dallo stesso artista milanese. Altri brani da ricordare sono: la quarta classificata "Gli altri siamo noi" proposta da Umberto Tozzi e scritta con Giancarlo Bigazzi; "Spunta la luna dal monte" di Pierangelo Bertoli con i Tazenda, scritta dallo stesso Bertoli con Luigi Marielli ed arrivata quinta; "Oggi un Dio non ho" cantata da Raf, scritta con Giuseppe Dati e arrivata decima e "Siamo donne" cantata da Sabrina Salerno e Jo Squillo, scritta da Giovanna Coletti e giunta tredicesima. Gli altri big in gara erano: Amedeo Minghi, Mietta, Albano Carrisi e Romina Power, Riccardo Fogli, Fiordaliso, Ladri di Biciclette, Eduardo De Crescenzo, Grazia Di Michele, Rossana Casale, Loredana Bertè e Gianni Bella. La gara dei big fu scossa anche dalle dichiarazioni, a pochi minuti della finale, da parte di Renato Zero che annunciò che dopo quell'ultima performance si sarebbe ritirato dalle scene. Fortunatamente l'affetto del pubblico ed una storica standing ovation fecero tornare l'artista sui propri passi. Le malelingue, inoltre, pensarono che quell'annuncio era solo una tattica creata ad arte da Zero per arrivare alla vittoria. Tra i giovani, invece, vince un esordiente Paolo Vallesi con "Le persone inutili" scritta con Giuseppe Dati mentre il premio della critica, in questa categoria, va al gruppo dei Timoria con "L'uomo che ride" scritta da Omar Pedrini che, in gara, non arriverà nemmeno in finale. Altro elemento del gruppo che farà strada sarà Francesco Renga che, in seguito ad un litigio con lo stesso Pedrini, lascerà la band nel 1998. Tra le Nuove Proposte, inoltre vi è da segnalare la presenza di Irene Fargo, Rita Forte, Bungaro che si esibisce con Marco Conidi e Rosario Di Bella ed il già impegnato come direttore d'orchestra Gianni Mazza che propone una propria canzone intitolata "Il lazzo" che, però, non sarà nemmeno tra le finaliste. A completare il cast delle nuove voci vi sono: Fandango, Compilations, Patrizia Bulgari, Paola De Mas, Marco Carena, Gitano, Stefania La Fauci, Rudy Marra, Giovanni Nuti e Dario Gai.