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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Perchè lo fai": Masini sensibilizza i giovani sull'uso delle droghe

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"Perchè lo fai" è un brano con il quale  Marco Masini si presenta al Festival di Sanremo del 1991 tra i "Campioni" dopo aver vinto l'anno precedente tra le "Nuove Proposte" con "Disperato". Sull'onda di quel successo Masini bissa piazzandosi al terzo posto dietro solo a due mostri sacri della musica italiana quali Renato Zero con "Spalle al muro" scritta da Mariella Nava e Riccardo Cocciante che vince con  "Se stiamo insieme" scritta in collaborazione con Giulio Rapetti, in arte Mogol. "Perchè lo fai", invece, è scritta dallo stesso Masini in collaborazione con  Giancarlo Bigazzi e Mario Manzani modificando un progetto nato dalla collaborazione tra Bigazzi e Umberto Tozzi con il titolo "Adagio per un addio" che doveva essere presentata nello stesso Festival dall'artista torinese e che, dopo la cessione del brano a Masini per decisione di Bigazzi, ripiegò su "Gli altri siamo noi" arrivata poi quarta. Questo episodio, inoltre, causò il traumatico divorzio artistico tra Tozzi e Bigazzi. Tornando a "Perchè lo fai", il brano, uscito come singolo insieme a "Il giorno dei perdenti" verrà inserito nello storico album "Malinconoia", vero pezzo di storia della discografia dell'artista toscano. Il singolo rimarrà per ben sei settimane al secondo posto delle classifiche mentre l'album sarà uno dei più venduti dell'anno. Il testo del brano rappresenta l'accorato appello di un ragazzo innamorato verso la sua fidanzata affinchè smetta di fare uso di droghe. La tematica affrontata da Masini, sempre attento ai disagi giovanili, sensibilizza l'opinione pubblica e, lo stesso cantautore fiorentino, riceverà tantissime lettere di ragazzi vittime della droga che dichiaravano la loro intenzione di reagire positivamente e di voler superare quella condizione. La tossicodipendenza non è un argomento facile da usare ma Masini lo fa con il linguaggio giusto che gli permette di arrivare ai giovani in modo diretto e senza alcun tipo di barriera linguistica nè comportamentale. Senza false ipocrisie nè finti moralismi Masini diventa simbolo di una generazione che lo innalza al ruolo di poeta dei giovani, profeta degli anni '90 e maestro di vita. Masini, dal canto suo, eviterà questi titoli e con grande umiltà si dichiarerà uno di loro, un cantautore che urla il bisogno d'amore che c'è in quegli anni difficili in cui divampano i problemi esistenziali dei giovani che sfociano nell'uso sempre più frequente di droghe. In quegli anni, inoltre, si accendono i riflettori sulla "nuova malattia" legata ai rapporti sessuali non protetti e cioè l'AIDS che mieterà tante vittime. Tra le tante problematiche che affligono quel periodo storico c'è anche la guerra in Vietman che Masini cita anche nel suddetto brano creando un certo scalpore e polemiche da parte di una determianta cerchia di critici sempre particolarmente avversa all'artista toscano. Nonostante tutto il brano compie il suo compito e cioè quello di far riflettere sulla cosa e ciò che più gratifica Masini è il fatto che il messaggio lanciato sia arrivato a chi era diretto e cioè i giovani che inizieranno a seguirlo in massa dopo averlo già apprezzato in occasione del suo esordio discografico avvenuto l'anno precedente. Come ogni grande brano, anche "Perchè lo fai" è stato oggetto di diverse cover, già commericializzata dallo stesso Masini nei mercati di spagnoli, tedeschi e francesi anche altri artisti hanno proposto delle altre versioni in altre lingue come quella di Dee Dee Bridgewater in inglese col titolo "Just tell me why" del 1991, quella di Marco Borsato sia in italiano che in olandese con il titolo "Verleden Tijd" del 1992, quella di Eve Angeli in italiano del 2001 e quella dei Buio Pesto in dialetto genovese col titolo "Perchè ti o fae" del 2004. Un grande brano, quindi, che conferma e lancia definitivamente nel mondo della musica italiana di qualità un artista che si è sempre contraddistinto per le sue capacità autoriali oltre che per le sue doti canore e, soprattutto, morali.

 

 

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E
La droga, è una tematica ricorrente nella musica; e tramite un abbonamento a un servizio di streaming musicale, sono andata in cerca di un po' di titoli interessanti sull'argomento. E ne ho trovata una ancora più diretta, di "perché lo fai"; si chiama Scimmia, di Eugenio Finardi. Quel brano, però, secondo me non avrebbe mai potuto fare presa sulle persone soprattutto sui ragazzi, per quanto spieghi molto più in dettaglio la questione soprattutto le fasi tra il "voglio provare, saprò gestire la situazione" alla dipendenza vera e propria. E' un brano difficile intanto da cantare/suonare; ma poi non ti entra in orecchio, per essere una canzone che fa presa occorre usare delle rime, degli slogan, dei ritornelli facili ma diretti. E Masini in questo era stato un artista.
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E
"perché lo fai, e il domani diventa mai, per me, per te, per noi". ..."tu sei una macchina che va via". Lui mi ha spiegato cosa fosse la droga con questo brano, crudo e senza filtro, molto più che i miei genitori i quali, per via della mia disabilità visiva dalla nascita, all'epoca -avevo 11 anni- tentavano di spiegarmi il significato di quegli spot antidroga che passavano in tv.<br /> Un genitore cerca sempre le parole giuste per spiegare le cose a un ragazzino; ma per la droga non ci vogliono pillole indorate, bisogna essere crudi, arrabbiati, senza alcun filtro. E Marco Masini lo è stato.<br /> Anche Antonello Venditti con "lilly" non scherza, ma Masini è stato più diretto, almeno per me. Anche se devo ammettere di esser stata tra quelli che lo prendevano in giro "per le canzoni tristi"; e beh, ora da adulta mi rendo conto di come Masini invece riuscisse con quella voce penetrante a farci, con le sue parole, guardare dentro. E quel che esce ... inevitabilmente non sempre piace.
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M
Condivido pienamente il tuo pensiero. Grazie Elena per la tua testimonianza e torna presto a trovarmi.Buona serata...