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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

Sanremo 2012: Giudizi e sensazioni al primo ascolto

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Dopo il primo ascolto non è facile giudicare una canzone ma è possibile farsi un'idea più o meno credibile che, in alcuni casi, potrebbe prendere strade diverse una volta assorbita. Ascoltando i brani nel complesso si capisce subito che non è presente nessun capolavoro assoluto, quelli infatti, arrivano sin dal primo ascolto. Già questo dato, in una competizione come Sanremo, è una grave pecca sulla totalità del Festival. Molte le canzone che oscillano sulla linea della sufficienza ma nessuna che eccelle. Probabilmente il testo migliore, combinato ad una sonorità adeguata al tema, arriva dalla coppia Dalla - Carone. Altro testo particolare che va premiato per l'originalità è quello di Samuele Bersani dal quale, però, ci si aspettava di più vista la qualità dell'artista. Una nota di merito va poi ad Arisa per la sua svolta artistica: è, infatta, passata dalle filastrocche ad una vera canzone che potrebbe arrivare al podio. Buoni anche i testi di Finardi, in cui va sottolineata anche l'interpretazione e quello scritto da Fabrizio Moro per Noemi che risulta una delle interpreti più promettenti tra i giovani cantanti italiani. Non male il tema trattato da Emma che ci mette la grinta giusta ma, personalmente, avrei preferito questo brano cantato da un uomo con qualche anno di esperienza alle spalle che avrebbe reso più credibile la rabbia espressa dal testo. Tra l'orecchiabile e il banale i pezzi di Dolcenera, che può fare sicuramente meglio, Renga che dovrebbe dedicarsi di più ai testi invece di insistere in brani che mettano in evidenza le sue elevate capacità vocali: per trasmettere emozioni non serve urlare. Lo stesso discorso di Renga vale per Nina Zilli il cui testo, però, merita forse qualcosina in più. Nessuna sorpresa con la Civello, presentata come grande talento ma, dal primo ascolto, pare non lontanta dalla media. In linea con il loro passato i Matia Bazar che restano comunque gradevoli mentre i Marlene Kuntz hanno decisamente sbagliato palco. Non comment per Irene Fornaciari: il cognome che porta le fa trovare spazi che non meriterebbe ma il vero scoop di questo Festival, è dato da Gigi D'Alessio: ad un giorno dell'esibizione non è ancora stata trovata la canzone originale dalla quale ha tirato fuori questo brano: che sia davvero un inedito?troppo presto per dirlo, le abilità di D'Alessio in quanto a plagi non hanno confini. In ogni caso, il brano, anche fosse orginale, non incide a parte in quanto a pietà nel vedere una ex grande artista come Loredana Bertè ridotta ad afficancarsi a D'Alessio pur di avere quella possibilità di riscatto che il mondo dello spettacolo gli nega da qualche anno. Nella totalità, quindi, al primo ascolto delle canzoni del Festival il voto non va oltre un mediocre 5,5 che visto il tempo organizzativo a disposizione avuto dalla commissione selezionatrice è nettamente deludente. Ovviamente questo non è un giudizio definitivo, ma non è sicuramente il migliore approccio. Vedremo con i prossimi ascolti come cambieranno, se cambieranno, le opinioni su questi brani.

 

 

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