Preannunciato dal primo singolo "Niente d'importante", l'omonimo album di Marco Masini rappresenta un'ulteriore evoluzione dell'artista toscano che riesce, anche cambiando in parte i collaboratori, a mantenere sempre alta l'asticella della qualità. I cambiamenti dal primo Masini sono evidenti e, probabimente, inevitabili vista l'età e l'esperienza acquisita in un cammino iniziato come manifesto di una generazione e proseguito con diffamazioni mediatiche e scomode, quanto ignobili, etichette da jettatore. Nel mezzo di questa carriera sono state tante le canzoni che hanno mantenuto un posto privilegiato nella storia della musica italiana rendendolo un cantatuore amato e mai abbandonato dal suo pubblico anche quando i media ostacolandone la promozione l'avevano costretto a smettere. In questo periodo buio Marco non ha abbandonato il suo popolo e ha continuato a cantare nelle piazze italiane pur non producendo nuovi lavori. Poi il ritorno, la vittoria a Sanremo, la causa contro la vecchia casa discografica e tanto altro fino ad arrivare a quest'ultimo disco. "Niente d'importante" è un disco dedicato prevalentemente all'amore trattato in tutte le sue facce e senza mai cadere nel banale. Quasi tutti i testi sono stati scritti in collaborazione con Antonio Iammarino, già musicista di Marco e vera novità di questo album ma non manca la penna di Beppe Dati presente in due canzoni. Proprio Dati firma la perla di questo album e cioè "Il buffone del momento" una sorta di nostalgica evocazione di un amore mai finito a cui deve rinunciare per il suo ruolo da buffone/giullare alle dipendenze di un re che può essere identificato come la società, il pubblico o anche il suo stesso ego. Musica e testo si incontrano in un'atmosfera dolce e toccante come avviene anche in "Marco come me" dove l'uomo si separa dall'artista e racconta le difficoltà e le solitudini che si presentano aldilà del calore del palco e dalle luci dei riflettori che non toccano minimamente il cantante ma che restano inevitabilmente al Marco uomo. Tra le altre canzoni da segnalare c'è "Resta ad un passo" dove si parla di un rapporto tra un uomo maturo ed una diciottenne. La ragazzina vede in lui un eroe ma l'uomo, cosciente di ciò che potrebbe causare in futuro, anche se attratto dalla giovane donna gli chiede di "restare ad un passo" per non commettere qualcosa di cui un giorno se ne potrà pentire. Poi c'è "Fino all'ultimo minuto" che ha una ritmica quasi da sigla televisiva o da cartoon che comunque prende e rappresenta l'unicità di ogni cammino umano contraddistinto da scelte personali in cui il destino centra davvero poco. Il singolo invece che dà il nome all'album "Niente d'importante" racconta dei così detti "trombamici" e cioè quelle amicizie speciali in cui c'è anche del sesso ma senza alcun coinvolgimento fino a quando, come succede nella canzone, uno dei due s'innamora. "Angela e la felicità" racconta invece di una donna che ha sempre rincorso la felicità: l'ha sfiorata ma non l'ha mai avuta. Da giovane viveva di progetti e aspettava di essere saggia per non sbaglaire, arrivata la saggezza è rimasta vedova e i progetti sono svaniti insieme alla felicità che augura, invece, alla figlia in viaggio con gli stessi sogni suoi. Queste, a mio parere, sono quelle da evidenziare e pur non essendo ai livelli di un tempo, Masini, ha saputo confermare la differenza che esiste tra un artista ed un cantante. Magari chi non conosce il primo Masini può ascoltare questo album senza pregiudizi o aspettative e, probabilmente, apprezzerà ancor di più l'intera opera.