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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Inevitabile follia": La svolta italiana di Raf

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"Inevitabile follia" rappresenta l'esordio discografico in italiano di  Raf, all'anagrafe Raffaele Riefoli ed è stata pubblicata nell'album "Svegliarsi un anno fa" del 1988. Come detto, questo, fu il primo disco in italiano per l'artista pugliese che aveva esordito nel mondo musicale con l'album, in inglese, "Self Control" nel 1983. In realtà, il primo approccio con la lingua italiana Raf lo ebbe nel 1987 quando in coppia con Umberto Tozzi presentò "Gente di mare" all'Eurovision Song Concert classificandosi terzo. In qualità di autore, invece, era stato coautore sempre nel 1987 di  "Si può dare di più" portata al trionfo a Sanremo da Gianni Morandi, Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri, che sostituì lo stesso Raf che per volontà dello stesso artista il quale non voleva ancora cantare in italiano ma preferiva presentarsi al pubblico solo in inglese. Dopo il successo di "Gente di mare", però, Raf sciolse le sue personali riserve verso la lingua italiana nella musica e con la collaborazione di diversi grandi autori diede vita al suddetto album. Tra gli autori che presero parte al progetto oltre allo stesso Raf ci sono il suo scopritore Giancarlo Bigazzi, Lucio Dalla, Gaetano Curreri e Francesco Baccini. Sempre nell'ambito degli autori è da segnalare anche la presenza di Alfredo Rapetti, in arte Cheope, figlio di Giulio, ovvero Mogol. Il brano che dà il titolo all'album scritto da Bigazzi-Raf parla di un tema difficile come la sieropositività mentre "Inevitabile follia", scritta dagli stessi autori e che fece da traino all'intero disco, parla della forte passione di due ragazzi innamorati. Il brano venne presentato al 38° Festival di Sanremo, il primo per l'artista, e si classificò undicesimo ma questo risultato non proprio esaltante diede comunque la giusta visibilità ad un artista che farà molta strada e saprà farsi valere nella giungla della discografia italiana. Come detto, l'album, presentato dopo questa partecipazione al Festival è un concentrato di passione, intensità e poesia che ben rappresenta lo stile e la direzione artistica che Raf seguirà in tutta la sua rispettabile storia futura nel mondo della musica. Negli anni successivi Raf si confermerà con altri successi consolidando la sua posizione tra gli artisti più quotati degli anni '90 ed ancora oggi continua a proporre una musica di ottima qualità.

 

 

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