"Erba di casa mia" è un grande successo di Giovanni Calone ovvero, Massimo Ranieri del 1972 e pubblicata nell'omonimo album. Scritta da Giancarlo Bigazzi, Enrico Polito e Gaetano Savio, la canzone, venne presentata dall'artista napoletano a "Canzonissima" dello stesso anno dove si classificò al primo posto vincendo il duello con l'amico e rivale di quei tempi Gianni Morandi che presentava "Il mondo cambierà". Da scaramatico, Ranieri, indossò per il suddetto show lo stesso smoking con il quale due anni prima vinse con "Vent'anni" la medesima manifestazione. Tanta la tensione accumulata durante la gara che Ranieri fu vittima di un piccolo malore quando Pippo Baudo annunciò la sua vittoria. All'epoca Ranieri commentò la vittoria con queste parole: "Questo trionfo significa il riscatto di tanti mesi di umiliazioni, dispiacieri e malignità" rivolgendosi, pricipalmente, al mondo della discografia. Per ciò che riguarda le vendite, il singolo risultò tra i più venduti dell'anno arrivando a raggiungere anche il primo posto nelle classifiche italiane. Il testo, invece, rappresenta un ricordo nostalgico di tempi andati: dai calci ad un pallone ai primi teneri e amori. Nel brano, quindi, avviene una sorta di bilancio della vita che, arrivati ad un certo punto della stessa, può essere raffigurata come "uno strano gioco da equilibrista" per gli alti e bassi che la stessa vita ci propone. Ma nel brano viene rappresentata anche quella voglia di tornar bambini che spesso assale nei momenti di forte nostalgia. Un brano magnifico e senza tempo, quindi, che nasce dalla grande penna di Giancarlo Bigazzi, sicuramente uno dei più profondi autori della storia della musica italiana e portata al successo da quell'eccezionale interprete che è Massimo Ranieri, un vero artista completo capace di emozionare e di far penetrare nell'anima e nel cuore ciò che canta come davvero in pochi sanno fare nel nostro Paese.