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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"'A signora Libertà": Federico Salvatore torna rimarcando la sua indole senza padroni

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"'A signora Libertà" è il primo singolo lanciato da Federico Salvatore in previsione del suo prossimo lavoro discografico "Malalengua" di pubblicazione imminente. Come fatto per "Se io fossi San Gennaro" ispirata da "Io se fossi Dio", vero apripista della nuova "irta" strada artistica intrapresa con sacrifici, difficoltà ma anche grandissime soddisfazioni dal cantautore, anche per l'inizio di questo ennesimo affascinante capitolo della sua carriera Salvatore si lascia ispirare dal suo mentore, colui che gli aperto gli occhi e ha dato la possibilità a lui di esprimersi liberamente e a tutti noi di godere della vera natura artistica di un talento celato in precedenza dietro buffe e rassicuranti maschere e cioè Giorgio Gaber, anch'esso interrogatosi sul significato della parola libertà in un grande testo intitolato proprio "La libertà". Fu proprio un incontro tra i due a far cadere le remore di un Federico Salvatore appena "escluso" da un mondo che fino a poco prima ne aveva sfruttato il suo talento, la sua faccia, la sua ironia ed anche la sua profondità già evidentemente presente anche in composizioni satiriche e talvolta, volutamente, volgari. Ma la volgarità di certe espressioni artistiche non era altro che il modo di esibire senza paura il suo forte senso di libertà e la canzone "Gli Squallor" dedicata all'omonimo dissacrante gruppo spiega a pieno questo intento. Come dicevamo, Salvatore, quindi ha cercato, come Gaber, di interpretare a suo modo il concetto di libertà sulle note di un accattivante tango in un testo in dialetto napoletano, o meglio in lingua napoletana, che rimarca la sua assoluta volontà di allontanarsi da una omologazione che certo non favorisce l'aspetto commerciale della cosa ma ne amplifica il suo messaggio. Infatti, questa libertà, Federico, come canta anche in "Homo sapiens", l'ha pagata cara sulla sua pelle con la famosa storia legata in primis a "Sulla porta", brano sulla omosessualità portato a Sanremo quando questo tema in Italia era ancora tabù e soprattutto con la canzone denuncia "Se io fossi San Gennaro" che gli ha chiuso totalmente le porte dei media nazionali. Federico ne ha sofferto ed in silenzio è ripartito riconquistando ciò che gli spetta e facendolo nel migliore dei modi: proponendo la propria natura artistica e non vendendosi al mercato. Da quel primo incontro con Gaber iniziò tutto ciò e da questo nuovo inizio, ancora sulle orme del maestro, siamo certi ci saranno ancora tanti meritati successi per uno dei pochi napoletani veri che ancora rappresentano senza censure e senza ruffianerie la nostra storia ed il nostro popolo.          

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