La quindicesima edizione del Festival della Canzone Italiana si svolse dal 28 al 30 gennaio del 1965 al Salone delle Feste del Casinò Municipale di Sanremo. Condotto ancora da Mike Bongiorno accompagnato da Grazia Maria Spina, il Festival appare sempre più come una gara fra cantanti più che tra canzoni. Infatti la competizione diventa sempre più ardua e la direzione artistica di Gianni Ravera sta portando la manifestazione a livelli altissimi. Le case discografiche non vogliono mancara all'appuntamento più importante dell'anno al punto che i cantanti in gara in questa edizione saranno 43 per 24 canzoni. A dirigere l'orchestra ci sono 18 maestri tra cui Gian Franco Reverberi. I cantanti in gara sono: Bobby Solo, New Christy Minstrels, Ornella Vanoni, Udo Jurgens, Nicola Di Bari, Gene Pitney, Fred Bongusto, Kiki Dee, Gigliola Cinquetti, Connie Francis, Betty Curtis, Pedula Clark, Pino Donaggio, Jody Miller, Bruno Filippini, Yukari Ito, Wilma Goich, Remo Germani e Le Amiche, Audrey, Vittorio Inzaina, Les Surfs, Milva, Bernd Spier, John Foster, Joe Damiano, Ricky Gianco, Gianni Mascolo, Dusty Springfield, Don Miko, Timi Yuro, Iva Zanicchi, Bruno Lauzi, Kenny Rankin, Giordano Colombo, Hoagy Lands, Beppe Cardile, Anita Harris, Robertino, Danyel Gérard, Franco Tozzi, Johnny Tillotson, Peppino Gagliardi e Fabrizio Ferretti. A vincere l'edizione sono Bobby Solo e i New Christy Minstrels con "Se piangi, se ridi" scritta da Mogol, alias Giulio Rapetti, Gianni Marchetti e Roberto Satti che non è altro che lo stesso Solo. Tale vittoria appare come una compensazione per l'anno precedente dove la sua "Una lacrima sul viso" avrebbe meritato maggiore considerazione che una conseguenza naturale di un brano che non appare tra i migliori. Il testo parla di una totale appartenenza del protagonista verso la sua partner e delle conseguenze che i comportamenti e le emozioni di lei comportano in lui. Al secondo posto arrivano Ornella Vanoni e Udo Jurgens con "Abbracciami forte" che vede ancora la firma di Mogol insieme a quella di Carlo Donida mentre al terzo posto si piazzano Nicola Di Bari e Gene Pitney con "Amici miei" di Vito Pallavicini su musica di Gene Colonnello. Con il senno di poi, sarebbe stato chiaro a tutti che a meritare la vittoria in questa edizione sarebbe stato Pino Donaggio e la sua "Io che non vivo (senza te)" scritta a quattro mani con Vito Pallavicini e cantata anche da Jody Miller. La canzone, che poi sarebbe diventata un successo mondiale tradotta in diverse lingue e cantata tra gli altri anche da Elvis Presley nella sua versione inglese "You don't have to say you love me", si classificò in quel Festival solo settima.