Nel 1966 la sedicesima edizione del Festival della Canzone Italiana si svolse dal 27 al 29 gennaio dal Salone delle Feste del Casinò Mucipale di Sanremo. Organizzata sempre dell'ATA e con la direzione artistica di Gianni Ravera, questa edizione è presentata ancora da Mike Bongiorno con la partecipazione di Paola Penni e Carla Maria Puccini. I direttore d'orchestra sono 21 tra cui Ennio Morricone e Detto Mariano mentre le canzoni in gara sono 26 per ben 48 interpreti che sono: Domenico Modugno, Adriano Celentano, Gigliola Cinquetti, Caterina Caselli, Gene Pitney, Wilma Goich, Les Surfs, Pino Donaggio, Claudio Villa, Anna Identici, New Christy Minstrels, Orietta Berti, Ornella Vanoni, Giorgio Gaber, Pat Boone, Sergio Endrigo, Chad and Jeremy, Milva, Richard Anthony, Peppino Gagliardi, Remo Germani, Iva Zanicchi, Vic Dana, Ribelli, Edoardo Vianello, Francoise Hardy, Luciana Turina, Gino, Franco Tozzi, Bobby Vinton, Anna Marchetti, Plinio Maggi, Gino Paoli, Ricardo, Nicola Di Bari, Lucio Dalla, The Yardbirds, Giuseppe Di Stefano, P.J. Proby, Luciano Tomei, Luis Alberto Del Paranà e Los Paraguayos, Bobby Solo, John Foster, Paola Bertoni, Equipe 84, The Renegades ed Trio del Clan formato da Ico Cerutti, Gino Santercole e Lorenzo Pilat detto Pilade. A vincere l'edizione sono Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti con "Dio, come ti amo" scritta dallo stesso Modugno e che parla di un forte sentimento tra due fidanzati. Ma a far rumore ed aver maggior successo anche dal mercato sono la seconda classificata "Nessuno mi può giudicare" scritta da Daniele Pace, Mario Panzeri, Luciano Beretta e Miki Del Prete e cantata da Caterina Caselli e Gene Pitney dopo il rifuto di Celentano per il quale, il brano, era stato scritto e "Il ragazzo della via Gluck" portata proprio da Celentano, che ne ha anche composto la musica su testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete, e dal Trio del Clan. Quest'ultima, tra l'altro, non si classificò nemmeno per la serata finale e sappiamo bene cosa diventerà per Celentano e per la storia della musica italiana. A completare il podio del 1966 vi sono Wilma Goich e Les Surfs con la canzone "In un fiore" di Carlo Donida e Giulio Rapetti, in arte Mogol. Da segnalare, inoltre, l'esordio a Sanremo di Lucio Dalla che, però, con "Pafff...bum" di Sergio Bardotti su musica di Gian Franco Reverberi non arriverà nemmeno in finale. Come spesso accade, quindi, non sempre la canzone vincitrice è quella che avrà maggior successo sul mercato ed il 1966, nonostante la bellezza del brano vincitore e la maestria dell'interpretazione di Modugno, ne è un chiaro esempio.