Roberto Vecchioni pubblica oggi una nuova raccolta di successi dal titolo "I colori del buio" impreziosita da due inediti. Il primo singolo di lancio che porta lo stesso titolo dell'album e quindi "I colori del buio" è, secondo il cantautore: "Un miscuglio di andate e ritorni nel tempo fra dolori e gioie che sono "i colori" per cui vale, eccome se vale, la pena di vivere". Questa ballata, scritta a quattro mani con il fedele Claudio Guidetti è quindi un inno alla vita raccontata attraverso le emozioni ed i sentimenti che la stessa ci comporta quotidianamente. La seconda canzone inedita è "Un lungo addio" che vede per la prima volta la partecipazione nella composizione del testo della moglie di Vecchioni Daria Colombo. Il lavoro nel suo complesso ripercorre, attraverso un doppio cd, quarant'anni di gloriosa carriera del "Professore" con successi che hanno fatto la storia della nostra musica come "Samarcanda", "Sogna ragazzo sogna", "Le rose blu", "Figlia" e, naturalmente, "Luci a San Siro" che, per l'occasione, vede la partecipazione di un interprete d'eccezzione che risponde al nome di Anna Mazzini, in arte Mina. Non manca in questa sorta di "best of" "Chiamami ancora amore" la canzone con la quale lo scorso febbraio ha stravinto il Festival di Sanremo diventando simbolo di una attesa rivincita della musica cantautorale di qualità a dispetto della povertà autoriale e musicale che negli ultimi anni stava attraversando la stessa manifestazione canora per logiche di mercato e caratteristiche prettamente televisive delle votazioni. Con l'andazzo preso si prospettava la fine del Festival e della canzone italiana ma grazie a Morandi che ha insistito per portarlo in gara, Vecchioni, sostenuto da un Paese intero, ha ristabilito le giuste distanze tra la musica d'autore e canzoni usa e getta. Il segnale lanciato dall'artista brianzolo, però, non deve cadere nel vuoto ma deve servire da monito a tutti quei grandi autori che da anni rifiutano di salire sul palco dell'Ariston non percependo l'importanza che la musica può avere nello sviluppo culturale del Paese. Gli "Amici di Maria", i ragazzi di "X Factor" o di altri talent show televisivi possono essere, talvolta, anche una risorsa ma vanno usati con moderazione e nella maniera giusta, anche per la loro stessa crescita e cioè, nel caso si presentassero con un brano valido, sarebbe giusto e naturale vederli gareggiare tra le nuove proposte poichè per il mondo della musica non sono altro che questo. Diventa irriguardoso e, forse, causa di defezioni eccellenti che un artista con venti o trent'anni di carriera alle spalle deve confrontarsi con ragazzini supportati dal mercato mediatico e, quindi, con molte possibilità di prevalere già prima dell'esibizione. Inoltre, ammetterli subito nei big, è anche un gesto offensivo per i tanti grandi della nostra musica che per la categoria giovani ci sono umilmente passati come Laura Pausini, Andrea Bocelli, Marco Masini, Aleandro Baldi, Paolo Vallesi, Eros Ramazzotti e tanti altri. Tornando a Vecchioni, in questa sua prima antologia ufficiale, propone, fra i ben 33 brani che compongono l'album, anche un tributo a Rino Gaetano reinterpretando una sua canzone dal titolo "Io scriverò...". Un appuntamento, quindi, da non mancare per chi ama la musica del "Professore" e, soprattutto, per chi non lo conosce abbastanza affinchè possa finalmente aprire gli occhi e rendersi conto di cos'è un cantautore.