Nel 1989 Ivano Fossati scrive "Oh che sarà", cover in italiano del brano "O que sera" del cantautore brasiliano Francisco "Chico" Buarque de Hollanda avvalendosi della collaborazione, in fase di traduzione, di Anna Lamberti Bocconi. Il brano viene concesso a Fiorella Mannoia che lo interpreterà con lo stesso Fossati e sarà inciso nell'album della cantante romana "Di terra e di vento". La canzone è di un'assurda bellezza ed è altamente significativa. Fossati, traducendo questo pezzo, riesce a non distorcere l'essenza del testo bensì lo innalza ancor di più dal punto di vista linguistico e di fascino. Diverse canzoni del compositore brasiliano sono state tradotte per il mercato italiano ed eseguite da vari artisti del nostro Paese come Mina, Mia Martini, Patty Pravo, Ornella Vanoni, Enzo Jannacci ma "Oh che sarà" è sicuramente quella più riuscita e più famosa in Italia. D'altro canto un autore attento e talentuoso come Fossati non poteva che non scegliere un brano così per cimentarsi in una cover. E' da dire anche che le caratteristiche del brano ben si addicono alle qualità interpretative di Fiorella Mannoia che, in questo campo, è tra gli esponenti maggiori della nostra musica. Barque, per anni costretto all'esilio, racconta di un popolo brasiliano sottomesso dalla dittatura e dipinge, in questo testo, l'affresco della interà umanità andando a scavare nelle realtà più difficili dove il degrado, la povertà e la vita di strada la fanno da padrona e che vanno avanti grazie a quelle misteriose forze che sono all'origine dell'animo umano. Dove lo stato non esiste, dove non v'è regola nè governo, dove non è possibile avere giudizio nè ragione per venirne fuori ma è proprio in queste situazioni che si palesa la forza dell'uomo e l'attaccamento alla vita. Ciò che non ha decenza nè rimedio, ciò che non ha censura e non può avere vergogna della propria realtà poichè non ha le possibilità nè le conoscenze per cambiare il proprio stato affronta la vita con quel naturale spirito di sopravvivenza che risiede nel primordiale intimo di ogni essere umano. Queste persone, ghetto del società, non avranno mai modo di disporre di una regolarità dettata dal giudizio e dalla ragione ma vivranno sempre seguendo la misteriosa indole della forza di vivere. Un'affascinante immagine, quindi, espressa da Buarque che grazie a Fossati e alla Mannoia è diventata patrimonio anche della nostra musica e non resta che ringraziare questi grandi artisti per averci donato questa ennesima emozione.