E' morto nella serata di giovedì 3 gennaio Valerio Negrini, autore e vera anima dei Pooh, stroncato da un infarto all'età di 66 anni e spentosi all'ospedale Santa Chiara di Trento. Spesso chiamato "il quinto Pooh", nomignolo non proprio gradito a Negrini, il celebre paroliere nato a Bologna nel 1946 fu il fondatore del gruppo, nato come Jaguars, nel lontano 1964 dove nessuno dei componenti storici ne faceva parte. Solo nel 1966 entrò a far parte del gruppo Roby Facchinetti che diventerà, negli anni, il fedele compagno di Negrini nelle composizioni. Infatti, Negrini sarà l'autore principale dei Pooh dopo l'inizio come batterista e, talvolta, come voce solista. Dal 1971, quindi, lascerà il ruolo da musicista a Stefano D'Orazio, anche per incomprensoni con il produttore Giancarlo Lucariello, per assumere il ruolo ombra del "quinto Pooh" ovvero quella presenza fissa ma non più visibile sul palco. Negrini continuerà a scrivere successi rimasti nella storia della musica italiana e dando una vita praticamente infinita al gruppo nato dalla sua intuizione. Brani come "Uomini soli", "Pensiero", "Pierre", "Tanta voglia di lei" sono solo alcuni dei più noti nati dalla poetica ed espressiva penna di un vero maestro della composizione. Un connubbio indissolubile quello tra Negrini ed i Pooh che ha consolidato un mito nella storia della nostra musica così come altre celebri unioni che sono state stroncate prematuramente dalla morte di uno dei due componenti: Battisti-Mogol, Masini-Bigazzi, Gaber-Luporini o anche Fossati-Martini sono solo alcune di queste. Appresa la notizia della scomparsa del paroliere dalla moglie Paola e dalle tre figlie Alice, Linda e Ginevra, i componenti attuali dei Pooh, Facchinetti, Battagia e Canzian, hanno commentato con queste parole sul loro sito ufficiale: "E' troppo difficile, in un momento come questo, riuscire a raccogliere in poche parole la nostra sofferenza...possiamo soltanto dire che la nostra strada è stata sempre illuminata dalla sua poesia...E stanotte c'è una gran nebbia a coprire i nostri cuori...Nei tanti messaggi di cordoglio che stiamo ricevendo in queste ore ricorre spesso la frase "non ci sono parole"...è vero: non ci sono PIU' parole"!". Un messaggio particolare arriva anche dall'ex batterista Stefano D'Orazio: "Non ci sono parole per esprimere un dolore così grande ed improvviso: è una parte della mia vita che se ne va e già sento un vuoto incolmabile, buon viaggio amico mio". Con la morte di Negrini, quindi, si chiude una pagina importante dei Pooh e non sarà di certo facile ora per la band riprendere il loro percorso senza quella invisibile ma essenziale guida del "quinto Pooh".
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