E' il 1987 quando, dopo la vittoria a Sanremo del trio formato da Umberto Tozzi, Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri con "Si può dare di più", lo stesso gruppo è chiamato a partecipare all'Eurofestival a Bruxelles. A causa di impegni lavorativi, però, il solo Tozzi può accettare quell'invito e, a farsi avanti per accompagnarlo in questa avventura europea è uno degli autori, insieme allo stesso Tozzi ed a Giancarlo Bigazzi, del brano vittorioso a Sanremo ovvero Raffaele Riefoli, in arte Raf. L'artista pugliese, fino a quel momento, non aveva mai cantato in italiano ma solo in inglese. Una scelta artistica per la quale si era precluso anche la possibilità di far parte del trio di "Si puo dare di più" ma che, in questa occasione, perde la sua forza anche perchè lo stesso Raf non è più convinto di quella strada che, comunque, lo aveva portato ad un discreto successo. Ad ogni modo, visto il progetto già pronto e scritto dallo stesso gruppo di lavoro del successo sanremese, i due artisti danno vita al duetto "Gente di mare" che esprime un po' la natura degli italiani e della loro storia di navigatori. Raf, in particolare, sente molto suo questo testo avendo vissuto l'adolescenza a due passi dal mare prima di abbandonare il luogo natio per viaggiare per il mondo. La canzone ottiene un ottimo successo, si classifica terza all'Eurofestival e in Italia resta in classifica per ben ventisette settimane arrivando anche al secondo posto. Del brano, inoltre, ne è stata fatta anche una cover in portoghese dall'artista brasiliano Fabio Junior dal titolo "Felicidade". Dopo questi due successi il gruppo di lavoro composto da Tozzi, Raf, Bigazzi e da due musicisti che rispondono al nome di Mario Manzani e dell'allora sconosciuto tastierista Marco Masini sembra solido e sforna altri brani per i successivi album dei due artisti. Ma il sodalizio dura poco perchè, dopo uno spettacolare tour teatrale ove Raf accompagnò Tozzi in diverse gloriose tappe e dopo altre sporadiche collaborazioni, nel 1993 Raf decide di chiudere il rapporto di lavoro con Bigazzi e di consolidare l'unione lavorativa con il figlio di Mogol, Alfredo Rapetti, in arte Cheope con il quale raggiunse poi i più grandi successi della sua storia artistica. L'anno successivo, inaspettatamente si rompe, ed in maniera anche traumatica, la lunga collaborazione tra Bigazzi e Tozzi che a partire dagli anni '70 aveva prodotto tanti successi ed aveva segnato in maniera evidente il corso della nuova musica italiana. Il divorzio, pare, ebbe inizio da una falsa accusa che Tozzi fece allo stesso paroliere e produttore Giancarlo Bigazzi qualche anno prima ovvero quella di aver ceduto, senza il consenso del cantautore torinese, un brano scritto originariamente per lo stesso Tozzi ad una giovane promessa su cui Bigazzi aveva puntato e cioè Marco Masini. Il brano in questione era "Adagio per un addio" che, dopo diverse modifiche, divenne la celebre "Perchè lo fai" con la quale Masini si classificò terzo al Festival di Sanremo del 1991 proprio davanti a Tozzi che propose, in ripiego al brano ceduto a Masini, "Gli altri siamo noi" e dietro a Renato Zero e Riccardo Cocciante che vinse quell'edizione con "Se stiamo insieme". Tale situazione è stata descritta dallo stesso Giancarlo Bigazzi che acquistò una pagina della rivista "Musica e dischi" per spiegare il diverbio. Bigazzi, poi, si rivolse al giudice chiedendo che venisse cancellato il nome di Tozzi come coautore di diversi brani famosi per i quali, l'artista torinese, secondo Bigazzi non avrebbe scritto nemmeno una riga dei testi nè una nota delle musiche. L'autore, inoltre, si disse pronto a dimostrare la cosa con testimonianze inoppugnabili. Nell'accusa si fa riferimento a brani come "Si puo dare di più", "Gli altri siamo noi" e, appunto, "Gente di mare". Tozzi, all'epoca, dichiarò di non aver capito questo comportamento e non vedeva perchè Bigazzi volesse rompere in maniera tanto forte un rapporto di lavoro che era arrivato alla sua naturale conclusione. La cosa, in ogni caso, provocò una pausa artistica per Tozzi che, proprio dal 1994, cominciò a scriversi sia i testi che le musiche dei propri lavori non arrivando, però, mai ad eguagliare il successo avuto con Bigazzi. La querelle, però, non ha provocato problemi nel rapporto d'amicizia tra Tozzi e Masini che, tra l'altro, nel 2006 hanno collaborato in un disco cantando l'uno i successi dell'altro e viceversa consolidando una collaborazione iniziata tanti anni prima.