"Fortuna" è un bellissimo brano presentato da Luca Barbarossa al Festival di Sanremo del 2003 e poi inciso nell'omonimo album dello stesso anno. Se dal punto di vista musicale ci sono somiglianze con la celebre "Il bandito e il campione" di Francesco De Gregori, il testo è originale e molto profondo. Scritta dallo stesso cantautore romano, la canzone, è ambientata in un villaggio di nomadi in cui il protagonista attende il suo turno per "ballare" con quella che chiama in maniera poetica la sua "...Dea dell'amore...". In questo contesto gitano, il protagonista si perde nell'affascinante atmosfera di un luogo ove non si teme neanche la morte. Qui ognuno vive di espedienti, c'è chi legge mani vendendo illusioni e chi, invece, ha affari più loschi. Ma, in quel tipo di comunità, tutto sembra normale e non fa specie la presenza di matti o di zingari che, senza troppi pensieri, vivono la loro vita tra polvere e stelle. Al centro di questo luogo dimenticato dal tempo c'è lei, Fortuna, che canta mentre "...insegna l'amore al suo terzo cliente...". Il protagonista ascolta il suo canto in questa notte magica che regala sorrisi anche a chi non ha davvero nulla per sorridere, nè soldi nè pane. Eppure, tutto pare illuminato di una luce particolare che si accende ancor di più quando tocca a lui cogliere quel fiore e "ballare" perdendosi in quei fianchi della sua dolce Dea dell'amore al punto che, lo stesso protagonista ipotizza che, quella notte ad amare Fortuna "...c'è anche Dio col suo sgaurdo...". Una esagerazione forse che, però, fa capire bene ciò che l'autore intende rappresentare descrivendo quella situazione surreale per certi versi, ma profondamente reale e cruda. Un testo affascinante che ci fa dimenticare che la protagonista sia una prostituta facendola davvero passare come una dispensatrice di amore, gioia e sorrisi. Una bellissima canzone non premiata a Sanremo, dove è arrivata decima, e nemmeno molto fortunata sul mercato discografico un po' come il suo autore che, a differenza di altri pseudo-artisti osannati dalla critica, viene spesso dimenticato dai media. Per ovviare a ciò, Luca, ha trovato però un'altra strada reiventadosi conduttore radiofonico e proponendo qualità è diventato uno dei punti saldi della programmazione di Radio2. Nonostante non sia mai stato promosso quanto la sua arte meritava, però, Luca è riuscito a rimanere sempre trai i big della nostra musica e non ha mai perso quella visibilità che ci permette ancora di godere, di tanto in tanto, della sua bella musica.