Nel 1995, Andrea Bocelli, interpreta al 45° Festival di Sanremo "Con te partirò" canzone scritta da Lucio Quarantotto e musicata da Francesco Sartori. Fresco di successo della categoria giovani avvenuta l'anno precedente con "Il mare calmo della sera" scritta da Zucchero Fornaciari, Bocelli, incanta ancora una volta il palco dell'Ariston regalando una esibizione che farà il giro del mondo portando lo stesso tenore toscano a livelli altissima di notorietà e di successo. Il brano parla del viaggio fatto attraverso gli occhi dell'amore. In maniera altamente poetica, l'artista, dipinge queste possibili esperienze che potrebbero fargli riscoprire luoghi ormai perduti grazie solo al sostegno affettivo di una compagna nel viaggio della vita. Il testo acquista un valore emozionale ancor più forte nell'esibizione di Bocelli se si lega alle parole l'handicap fisico dello stesso artista e cioè la cecità. La riscoperta di luoghi e di immagini, quindi, perse per sempre riconquistate grazie alla forte luce trasmessa da un amore sicero. Un connubbio di anime che interscambiano sensazioni riuscendo a superare barriere di ogni genere e che sono in grado di non precludere alcun tipo di emozione alle persone coinvolte da un amore intenso che li unisce in un unico involucro sensoriale. Una espressione, quindi, di altissima qualità e di grande trasporto che ha reso questa canzone un successo mondiale. "Con te partirò", infatti, è stata oggetto di numerose versioni da parte di diversi artisti internazionali in varie lingue. Nel Regno Unito, ad esempio, la canzone è stata incisa da Bocelli in duetto col soprano Sarah Brightman e pubblicata con il titolo "Time to say goodbye" mentre in Spagna è diventata "Por ti volarè". Tra le versioni più particolari c'è quella di Donna Summer in stile dance col titolo "I will go with you". Dopo questo successo la carriera di Bocelli otterrà la svolta decisiva riuscindo ad ottenere una popolarità che va oltre al solo mondo dell'opera riuscendo, quindi, a rientrare anche nel circuito della musica pop. Con questa visibilità è bastato davvero poco, visto il grande talento, per farsi apprezzare in tutto il mondo divenendo un simbolo importante del nostro Paese.