"Come le stagioni" è un brano di Aleandro Baldi, Civai all'anagrafe, del 1994 contenuto nell'album "Ti chiedo onestà" e scritto in collaborazione con Pino Carella. Il disco prodotto da Giancarlo Bigazzi, autore di diversi brani dello stesso artista, ottiene un ottimo successo grazie soprattutto a "Passerà" con la quale Aleandro vince il Festival di Sanremo ma anche grazie ad altri brani meno noti che entreranno nel repertorio classico dell'artista come "Francesco", "Sarajevo", "Il ragazzo solitario" e, appunto, "Come le stagioni". Il brano, a tratti autobiografico, ripercorre quelle sensazioni che vanno dall'inizio di una relazione sentimentale e, quindi, le aspettative, le promesse fino alla fine della stessa dove tutto ciò che che si pensava viene smentito e ci si sente profondamente traditi e feriti dal dissolimento improvviso dei tanto decantati sentimenti. In particolare, la storia del protagonista del brano, racconta della difficoltà di mantenere un rapporto che vada oltre quella soglia di un'avventura usa e getta ma che, seppur non per la vita, duri almeno per un lasso di tempo adeguato che giustifichi gli entusiasmi dei primi giorni che dovrebbero essere frutto, seppur ingigantito dall'euforia, di un reale sentimento. La paura del protagonista, invece, è quella che non avrà mai la possibilità di vivere un vero amore vista la fine sistematica di ogni rapporto prima ancora che il vero amore sia davvero sbocciato. Ecco che l'autore fa riferimento alle stagioni che passano veloci portando via ogni cosa e cancellando il passato con un fugace colpo di vento. L'autore esprime la sua paura ed i suoi sospetti sulla reale natura di questi amori che si sono rivelati o semplici attrazioni o, ancor peggio, situazioni di interesse. E qui entra in gioco anche la parte autobiografica e quindi le tante esperienze negative che da portatore di handicap e ,allo stesso tempo, artista di successo, ha dovuto subire per mano di donne senza scrupoli. Mettendo da parte il personale, però, Aleandro ha centrato un aspetto molto particolare ed ha raccontato una paura che è di molti mettendo in piazza tutte quelle atroci sensazioni di inadeguatezza o di inutilità di cui spesso chi subisce tali situazioni si incolpa. Ma la colpa non è mai di chi in ogni storia ci mette il cuore bensì di chi approfitta di queste persone per i propri comodi e li abbandona non appena cambia il vento. Un grande pezzo, dunque, cantato con la solita intensità da uno tra i più grandi interpreti della nostra musica come Aleandro Baldi. Un'artista troppo spesso dimenticato che ha più volte dato voce a chi non ne ha.