1.Fabrizio, lei è uno dei grandi autori della musica italiana. Nella sua lunga carriera ha collaborato con alcuni dei più grandi artisti della nostra musica come Adriano Celentano, Mina, Massimo Ranieri, Peppino Di Capri, Fausto Leali, Anna Oxa, Franco Califano, Albano, Roberto Murolo, Toto Cutugno, Andrea Bocelli e tanti altri. Come nasce il suo amore per la musica? Quale di queste collaborazioni le ha dato maggiori soddisfazioni?
Nasce da ragazzino, quando, chitarra alla mano, scimmiottavo le canzoni di Claudio Baglioni che era il mio cantautore preferito. Da lì a comporne alcune il passo è stato breve. Ogni collaborazione ha il suo fascino e vive di proprie emozioni. Con alcuni artisti ho legato particolarmente, con altri un po' meno, ma tutti hanno avuto un senso importante nella mia carriera d'autore. Non c'è un artista che non mi abbia dato soddisfazioni. Peppino Di Capri mi ha regalato la prima vittoria a Sanremo, Leali e Oxa mi hanno consacrato come autore, Bocelli mi ha regalato notorietà nel mondo e Mina mi ha fatto entrare nel mito...!!
2.Lei è, tuttora, l'autore più giovane ad aver vinto il Festival di Sanremo. Lo ha fatto, infatti, a soli 19 anni nel 1976 con "Non lo faccio più" di Peppino Di Capri. E' anche il terzo autore più presente nella storia del Festival dopo Mogol e Franco Migliacci avendo partecipato alla manifestazione canora per ben 17 volte dal 1976 al 2011 ottenendo due vittorie. Cosa ricorda di queste esperienze?Cosa ha significato per lei il Festival e cosa rappresenta oggi?Conta di tornarci?
Sono esperienze che lasciano il segno: l'incredulità della prima vittoria, il trionfo della seconda volta e una serie di buoni piazzamenti che forse mi hanno dato più soddisfazioni della vittoria stessa. Basti pensare a "Mi manchi" e "Ti penso" che sono tra le canzoni più eseguite di quelle del mio repertorio d'autore. Oggi come oggi il festival ha perso gran parte del suo fascino in quanto ha perso credibilità nella scelta di cantanti e canzoni. Troppi favoritismi, troppa politica e troppa poca professionalità. Mi auguro di tornarci quando ci saranno le persone giuste che lo organizzeranno. Adesso sarebbe inutile.
3.Chi sono i suoi miti musicali?Cosa ascolta oggi?Cosa pensa della situazione attuale della musica italiana?C'è qualcuno con il quale le piacerebbe collaborare?
Oggi ascolto musica varia, avendo due figli giovani. Tra le cose che ascolto ce ne sono alcune valide e altre no, sempre in base a quello che è il mio gusto, ovviamente...!! Non ho dei veri e propri miti musicali. Di alcuni artisti amo la musica, di altri le parole, di altri ancora la voce. Diciamo: Vecchioni, Baglioni e Dalla per i testi, Cocciante e Cutugno per le musiche, Bocelli, Mina e Albano per la voce e Tiziano Ferro per tutto l'insieme. Lui è il numero uno, oggi come oggi.
4.Tra tutti i brani che ha scritto qual è quello che ama di più?Quale, invece, quello che crede andrebbe rivalutato?Quale, infine, quello di un suo collega le sarebbe piaciuto scrivere?
"Mi manchi", nelle versioni di Leali e di Bocelli. Andrebbe valutato e spinto di più "Amoreunicoamore" di Mina. Quello che vorrei aver scritto è "Un senso" di Vasco, un vero mix di semplice genialità.
5.Lei è anche un grande autore televisivo. Negli anni a collaborato a tantissime trasmissioni di successo. Da questo punto di vista cosa pensa dei talent show?Lei come vedrebbe al meglio la rappresentazione della musica in tv?Sta lavorando a qualche idea in tal senso?
I talent televisivi sono un ottimo mezzo per lanciare nuovi artisti e nuove canzoni. E' uno spazio indispensabile per conoscere nuovi talenti e creare spazi nuovi ad artisti nuovi. Sanremo resta comunque la migliore vetrina televisiva per farsi conoscere...ma purtroppo, come già dicevamo, a Sanremo arrivano artisti raccomandati che quasi nella totalità non valgono niente e sono lì solo perché spinti dalle etichette più importanti, a loro volta influenzate da raccomandazioni politiche. In questo periodo non sto lavorando su nessun progetto musicale-televisivo.
6.Inoltre lei è giornalista e scrittore. In quale veste si sente più a suo agio?Quale di queste avventure, oltre la musica, la appassionata di più?
Sicuramente lo scrivere è il lavoro che mi affascina di più. Scrivere è liberare sul foglio bianco le emozioni più importanti della propria anima. Che siano canzoni o libri è uguale, l'importante è raccontarsi.
7.Tra le sue collaborazioni, come detto, vi sono anche avventure professionali con Franco Califano e Roberto Murolo. Che ricordo ha di questi artisti?
Sono gli artisti con cui ho collaborato di meno e quasi non frequentato. Califano l'ho incontrato a casa sua solo una volta e lo stesso è successo con Murolo. Una sola canzone scritta a testa e nessun ricordo particolare.
8.Ci racconta un aneddoto particolare vissuto con un altro protagonista della nostra musica?
L'amicizia e l'affinità artistica che ho avuto con Franco Fasano. Non è un aneddoto ma è stato un periodo creativo che mi ha fatto vivere grandi emozioni e tantissime soddisfazioni. Di aneddoti spiccioli ce ne sarebbero tanti da raccontare ma sono Top Secret...!!
9.Ha brani nel cassetto?A cosa sta lavorando ora?Quali saranno i prossimi appuntamenti che la vedranno protagonista?
Ho tante canzoni bellissime che custodisco gelosamente nel cassetto e che aspettano la giusta occasione per venirne fuori. Le canzoni non invecchiano mai, quelle buone e classiche ovviamente. In questo momento stanno per uscire due lavori molto importanti che ho realizzato: il nuovo lavoro discografico di Nicola Di Bari, che ha ripreso ad incidere dopo quasi 30 anni. Esce in tutto il mondo il 22 aprile. L'altro progetto, anche lui in uscita tra qualche giorno, è il nuovo cd di Omar Codazzi, 300 serate all'anno nelle balere di tutta Italia e una delle voci più interessanti che abbia mai sentito nel corso della mia carriera artistica. Gli ho rivoluzionato il repertorio...!!! Un vero animale da palcoscenico che sono certo mi darà tante soddisfazioni. E per ultimo, forse, perché fino all'ultimo momento non si può sapere con certezza, una canzone molto bella nell'album di Mina in uscita a maggio. Speriamo bene...!!!
10.Fabrizio la ringrazio per la disponibilità ed augurandole sempre buona musica le chiedo, in conclusione, un saluto per tutti i lettori di "La musica che gira intorno...". Grazie.
La musica gira intorno al mondo e alla vita di ognuno di noi...ma anche noi giriamo attorno alla musica e la facciamo nostra qunado, girandoci attorno, ci regala le note giuste per vivere e andare avanti...!!! Saluti a tutti i lettori e a tutti gli amanti delle belle canzoni...!!
Fabrizio Berlincioni