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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Vecchio frac": Modugno canta il suicidio di un principe

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"Vecchio frac" è uno dei brani più noti ed amati del repertorio di Domenico Modugno. Pubblicata nel 1955, la canzone, venne poi rivalutata negli anni successivi ottenendo ben 5 reincisioni oltre ad una versione inedita pubblicata dopo la morte del cantautore. Il singolo, che vedeva la presenza anche di "Sole, sole, sole" scritta con Riccardo Pazzaglia, ebbe un successo maggiore a quelli precedenti dell'artista ma solo dalla ristampa del 1960 le canzoni ottennero la giusta attenzione. Nel suddetto brano si racconta in modo intenso ed anche attraverso metafore il suicidio di un elegante signore dalla elevata estrazione sociale. Il testo, infatti, è ispirato alla storia del principe Raimondo Lanza di Trabia, allora marito dell'attrice Olga Villi, che all'età di 39 anni, nel novembre del 1954, si era tolto la vita gettandosi dalla finestra del suo palazzo in via Sistina a Roma. In seguito, poi, il poeta ed amico fraterno di Modugno, Giovanni Bruno, espresse anche una seconda fonte di ispirazione che l'artista ebbe per la nascita di questa canzone ovvero di una leggenda che la madre del cantautore gli raccontava quando era bambino che parlava di un fantasma che di notte usciva dal Castello di Conversano, in provincia di Bari, e vagava per la città. Un misto, quindi, tra leggenda e realtà che danno vita ad un capolavoro divenuto presto un cavallo di battaglia dell'artista oltre ad assumere un ruolo importante nella storia della nostra musica. Il carisma ed il modo che aveva Modugno di interpretare tale brano ha reso lo stesso unico e particolamente affascinante. All'epoca in cui venne pubblicata, la canzone, fu anche oggetto di censura sia per il tema del suicidio che per frasi che alludevano a contatti fisici ritenute immorali. Le strofe incriminate subirono delle variazioni ma Modugno, successivamente, le continuava a proporre nelle versioni originali. Per la cronaca "...Adieu, adieu, adieu, addio al mondo, ai ricordi del passato, ad un sogno mai sognato, ad un attimo d'amore che mai più ritornerà..." divenne "...ad un abito da sposa primo ed ultimo suo amor..." e "...chi mai sarà quell'uomo in frac..." si trasformò in "di chi sarà quel vecchio frac". Numerose, inoltre, sono state anche le cover del brano proposte da altri artisti come quelle di Claudio Villa nel 1963, di Enrico Ruggeri nel 1984 o quella dei Tiromancino insieme ai Negramaro del 2008.

 

 

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