Prima delle previsioni sui possibili vincitori del Festival, vediamo un po' gli elementi che hanno condizionato in positivo ed in negativo finora questa edizione:
TOP
CANTAUTORI: Non vi è dubbio che siano stati i protagonisti di questo Festival, sia nei ricordi dei grandi iniziati fin dal principio con l'omaggio a Fabrizio De André del, tra l'altro, poco appropiato Ligabue e proseguito con quelli a Jannacci e Murolo fino ad arrivare alla grande serata di stasera dedicata alla canzone d'autore; sia grazie a quelli in gara: Ron, Sinigallia (nonostante eliminato per brano già eseguito in pubblico), Rubino e, soprattutto, Cristiano De André su tutti hanno dimostrato che c'è ancora qualcuno che ha qualcosa da dire e che può affascinare e offire riflessione con la forza delle parole abbinata alla competenza musicale. Questo Festival, si spera, possa servire da volano per una nuova gloriosa era del grande cantautorato italiano.
ASSENZA TALENT: Positiva l'esclusione dei "figli dei talent" appena sfornati dai big. Non è una questione di qualità ma di merito: non è possibile, come successo negli ultimi anni, che un perfetto sconosciuto fino al giorno primo si ritrovi tra chi ha fatto la storia della musica. Giusta la scelta, quindi, di ammettere Veronica De Simone, proveniente da "The Voice" tra le nuove proposte: quello è un punto di partenza ed un trampolino di lancio mentre essere tra i big deve rappresentare, come è sempre stato, un punto d'arrivo di un artista.
NUOVE PROPOSTE: Quest'anno vi sono state bellissime sorprese in questa categoria che offerto uno spettacolo non da meno rispetto a quello dei Big. Tralasciando un paio di nomi ancora troppo acerbi, gli altri hanno mostrato talento autorale oltre che vocale. Su tutti sono risultati ottimi Zibba e Rocco Hunt, vera rivelazione di questo Festival sia per la sua bravura artistica sia per la grande capacità, nonostante la giovane età e la poca esperienza, di mantenere il palco.
FLOP
TELEVOTO: Non c'è dubbio che rimane la pecca dei Festival di questi ultimi anni. Escluso Vecchioni, tutti i grandi hanno dovuto negli ultimi anni fare i conti con questo pesante handicap. Questo meccanismo non preserva la credibilità della gara poichè può essere anche utilizzato in modo losco e, ad oggi, non è per niente controllabile. Escludendo la malafede, poi, vi è anche una questione generazionale: i nomi storici o chi, anche se giovane, propone un certo tipo di musica più impegnata e non, per forza, affine alle attuali leggi mediatiche e di mercato non rientra tra le grazie della solita utenza televotante figlia dei reality e dei talent show e rischia sempre di essere vittima di questa trappola.Che senso ha, allora, oltre a quello economico, mantenere questo sistema di voto?Non a caso, le canzoni più belle e profonde di questo Festival, "Invisibili" di De André, "Un abbraccio unico" di Ron e "Per sempre e poi basta" di Rubino, sono state escluse grazie anche alla complicità della formula della doppia canzone.
DOPPIA CANZONE: Come detto questo formula porge il fianco ai disastri del televoto. Certo si vota di più e c'è maggior introito economico ma si mette in gioco la credibilità della gara e si penalizzano i protagonisti. De André, ad esempio, si è mostrato palesemente amareggiato della scelta del pubblico di escludere "Invisibili" e, sicuramente, anche se non lo hanno apertamente dichiarato, ve ne sono altri che non hanno condiviso la selezione. E' anche, probabilmente, un modo di ovviare alle eliminazioni definitive degli artisti che tevano lontano diversi nomi dal partecipare al Festival ma era sicuramente un sistema più adatto, se fatto con le giuste modalità di voto, di questo discutibile espediente nel far rimanere un artista in gara con un brano, e non è il caso di De André, in cui non crede. Più giusto, quindi, che la commissione faccia le sue scelte prima di aprire il sipario e che i protagonisti si giochino le loro carte e la loro credibilità, su un palco così importante, con la canzone che credono migliore.
SUPER OSPITI ITALIANI: Grandi artisti che hanno regalato bellissime performance ma risulta fin troppo facile presentarsi e raccogliere gli applausi con il meglio del loro repertorio. Tra l'altro, sarà un caso ma molti, da sempre contrari a quel palco, scelgono di andarci solo quando hanno un qualcosa da promozionare. Così risulta conveniente la vetrina di Sanremo senza mettersi in gioco come, invece, tanti colleghi di pari o superiore livello hanno fatto in tutta la storia del Festival e, in alcuni casi, continuano a farlo. Chi in gara non ha mai voluto esserci è giusto che rifiuti anche l'ospitata risultanto almeno coerente, per chi, invece, questo Festival ha contribuito a farlo diventare grande o, addirittura a lanciarlo nel mondo discografico, sarebbe quantomeno una dimostrazione di gratitudine parteciparvi oltre che un segno di grande umiltà. In fondo, la gara, è solo un gioco ed anche una mancata vittoria non compremetterebbe nulla della loro storia artistica.
PREVISIONI
Non è mai facile fare previsioni, specie quest'anno che, come detto, le canzoni più belle sono state mandate fuori dal televoto. Comunque ci proviamo: ecco i nomi papabili, secondo i vari fattori esaminati, e in parentesi le mie preferenze:
BIG:
1. FRANCESCO RENGA (CRISTIANO DE ANDRE')
2. ARISA (RENZO RUBINO)
3. RENZO RUBINO (RON)
PREMIO DELLA CRITICA: RENZO RUBINO (CRISTIANO DE ANDRE')
GIOVANI:
1. ROCCO HUNT (ROCCO HUNT)
PREMIO DELLA CRITICA: ZIBBA (ZIBBA)
Previsioni scritte il 21/02/2014 alle ore 13:48