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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Portami a ballare": Barbarossa canta per sua madre

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E' il 1992 quando Luca Barbarossa  dopo tre anni di inattività si presenta al 42° Festival di Sanremo con "Portami a ballare" una canzone da lui stesso scritta che esprime il desiderio di trovare del tempo da passare con la propria madre in una vita frenetica che spesso fa accantonare e trascurare i sentimenti più cari e le persone più importanti della vita di una persona come, appunto, la madre. Il brano dai risvolti nostalgici e commoventi incanta prima la platea dell'Ariston aggiudicandosi il primo posto nella kermesse sanremese e poi i fruitori di musica ottenendo un ottimo riscontro nelle vendite. La canzone verrà pubblicata in un 45 giri che contiene anche il brano "Ho fatto l'eroe". Per il cantautore romano questa canzone rimarrà per sempre tra le migliori del suo repertorio pur sfornando tanti altri brani di qualità che confermeranno sempre le elevate capacità artistiche di Barbarossa che non sarà tra i più osannati dai media ma che quando si presenta su di un palco fa sempre la sua figura. Non va dimenticato l'impegno umanitario che Luca ha portato avanti e continua a farlo essendo uno degli elementi più rappresentativi della nazionale cantanti fin dalla sua nascita. Tornado alla canzone, Barbarossa, invita la mamma a raccontargli la sua gioventù, i desideri che aveva confrontandoli con quanto ottenuto dalla propria vita e la spinge a mettere da parte pensieri e problemi vari per lasciarsi andare in un momento di intimità e di affetto con il proprio figlio che, in questo caso, si tramuta in un ballo: "Uno di quei balli antichi che nessuno sa fare più". Emozionante esposizione di un sentimento forte eseguita attraverso un testo ben scritto da parte di una garanzia della nostra musica come Luca Barbarossa.

 

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