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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Nanì": Con Carone l'ultima perla di Lucio Dalla

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"Nanì" è un brano scritto da Pierdavide Carone con la collaborazione di Lucio Dalla che accompagnerà il giovane artista durante il  Festival di Sanremo del 2012. In quella occasione, Dalla, ha fatto da direttore d'orchestra nelle esibizioni di Carone oltre ad inserirsi col controcanto quando il brano lo richideva. In quel Festival, il brano, si classifica quarto dietro le proposte di Emma Marrone, Arisa e Noemi ma avrebbe meritato molto di più. La canzone, infatti, appare fin da subito come una delle più profonde di quell'edizione ed è sicuramente tra le poche prove di buon cantautorato italiano delle ultime edizioni della kermesse canora. Per la cronaca, nella serata dei duetti, il brano viene eseguito con Gianluca Grignani. Il fato, poi, vorrà che questa canzone acquisisca un ulteriore valore artisitco ed emotivo a circa due settimane della conclusione del Festival e, più precisamente, il 1° marzo, quando all'hotel Ritz di Montreaux in Svizzera, dove si era esibito la sera precedente, Lucio Dalla viene stroncato da un infarto a tre giorni dal suo sessantanovesimo compleanno. Il tragico avvenimento, quindi, rende la performance sanremese, l'ultima grande esibizione di Dalla e l'ultimo abbraccio con il pubblico italiano che lo ha sempre sostenuto ed ammirato. Tra l'altro, la canzone, tratta un tema delicato ed è trascinato da un contorno musicale coinvolgente ed emozionante che sottolinea la profondità delle parole e quel modo crudo e vero con il quale, i due autori, hanno deciso di presentare il brano. La storia parla di un adolescente ancora vergine che s'innamora di una prostituta e non riesce ad accettare che la donna rifiuti il suo invito d'amore per continuare a stare in strada. Ovviamente gli interessi, per lo più di tipo economici, della donna non coincidono con quelli di un ragazzino che vive ancora una fase confusa della sua vita e che inizia a conoscere il sesso e l'amore non riuscendo ancora a distinguere nel modo giusto le due cose. Una storia che, per il testo, può ricordare vagamente la celebre "Via del Campo" di Fabrizio De André mentre per l'atmosfera e per la musicalità può essere associata ad uno dei brani più belli dello stesso Dalla e cioè "4/3/1943". Un mix, quindi, che offre un ottimo risultato e che consegna al libro della storia della musica italiana una nuova, e purtroppo ultima, pagina firmata Lucio Dalla.

 

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