"Mimì sarà" è un intenso brano scritto e cantato da Francesco De Gregori nel 1987 per l'album "Terra di nessuno". La canzone è un chiaro riferimento ad una collega molto amata e protagonista di una vita turbolenta ovvero Mia Martini, che, per l'appunto, usava il nomignolo di Mimì. Ritrovandosi in quei versi, la stessa artista calabrese, incise il brano nella raccolta di cover intitolata "La musica che mi gira intorno" del 1994 che fu poi anche l'ultimo album pubblicato da Mimì prima della sua morte giunta nel 1995 in circostanze ancora misteriose. L'omaggio di De Gregori rende l'idea delle sofferenze e delle tristi sensazioni che si sono succedute nella vita sia privata che artistica di una cantante che, nonostante gli ostacoli e le etichette infami, è riuscita ad entrare nel cuore della gente grazie al suo grande talento ed alla sua sensibilità. Una sensibilità che avuto un ruolo importante nelle sue magiche interpretazioni ma che è stato anche un handicap nei momenti più bui della sua vita enfatizzando paure e debolezze al punto di condizionarne l'esistenza. Le emozioni di quell'anima candida vengono delicatamente dipite in questo testo magnifico di De Gregori che si dichiara, in questo modo, tra i colleghi più vicini a Mimì e più indignati dinnanzi alle assurde voci che giravano nel mondo discografico sul conto dell'artista. Una storia triste, poi finita tragicamente, ben otto anni la pubblicazione di questo brano che evidentemente non è servito a sollecitare le coscienze di chi ha continuato, tra ignoranza e cattiveria, ad inveire su una persona ormai già pesantemente segnata da un passato duro e da un futuro che, probabilmente, non gli prometteva quella dovuta tranquillità che avrebbe potuto servirle a dimenticare tutto ciò che ingiustamente aveva dovuto subire. Un'artista ed una donna eccezionale "uccisa" dai vili comportamenti ed atroci menzogne di squallidi personaggi ignoranti e, probabilmente, invidiosi, di un talento così puro per il quale, solo in pochi, hanno cercato di fare luce non riuscendo, però, ad evitare il triste ed annunciato epilogo.