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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Luce (tramonti a nord est): Il "debutto italiano" di Elisa

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"Luce (tramonti a nord est)" è il primo grande successo in italiano di Elisa Toffoli, in arte Elisa. La cantautrice triestina, infatti, prima dell'esposione in quanto a popolarità dovuta a questa canzone, scriveva e cantava solo in lingua inglese. Per la verità, anche "Luce" venne inizialmente scritta in inglese col titolo "Come speak to me" ovvero "Vieni a parlarmi" per poi essere tradotta con la collaborazione di Zucchero Fornaciari in italiano per essere presentata al Festival di Sanremo del 2001. Alla manifestazione canora Elisa vince il primo posto e la canzone viene giudicate tra le migliori degli anni 2000 da diversi sondaggi di organi del settore musicale. Il singolo si aggiudica il disco d'oro vendendo oltre 30 mila copie e rimanendo prima in classifica nelle vendite per 4 settimane. Il brano venne inserito nell'album "Asile's World" e, successivamente, nella raccolta "Soundtrack '96-'06" del 2006 e in "Caterpillar" del 2007 oltre che in versione acustica in "Lotus" del 2003. Visto il successo, ovviamente, la canzone venne prodotta anche all'estero e venne pubblicata oltre che in inglese anche in spagnolo con il titolo "Hablame" cioè "Parlami". In tal modo "Luce" rientra in breve tempo nelle classifiche di mezza Europa. Grazie a questo brano Elisa vince anche due premi "PIM" come miglior singolo e canzone dell'anno e come miglior artista femminile del 2001. Il brano venne ripreso anche dallo scrittore Niccolò Ammaniti per il suo romanzo "Come Dio comanda" e figura anche nella trasposizione cinematografica ad opera di Gabriele Salvatores. Il videoclip della canzone, invece, è stato diretto da Luca Guadagnino e vede la partecipazione in qualità di attore di Giorgio Pasotti. Il brano, che ha dato grande popolarità a questa artista già conosciuta in un ambito ristretto, esprime il bisogno di sincerità e di coesione in un rapporto interpersonale basato sul confronto e sulla parola. Per spiegare il senso di questo rapporto Elisa sceglie la metafora della natura e, quindi, delle unioni libere ma basate sul rispetto e sulla fiducia come il vento tra gli alberi, come il cielo e la sua luce, appunto, con la terra. La protagonista, quindi, si lascia trasportare dalle emozioni senza trattanerle e senza fingere lasciandosi avvolgere dal sincero respiro del suo partner ed aspettando gli avvenimenti dei giorni insieme, raccolti in un solo corpo e condividendo sentimenti ed emozioni: "Siamo nella stessa lascrima...". Un testo bello e profondo che ha lanciato definitivamente una grande artista nella musica che conta.  

 

 

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