"Bella senz'anima" è uno dei brani più noti di Riccardo Cocciante ed è stato anche il primo grande successo del cantautore nato a Saigon, in Vietnam da padre italiano e madre francese, porta infatti Vincent come secondo nome. Trasferitosi a Roma, dopo gli studi, inizia ad esibirsi nei locali della capitale con il gruppo de I Nations incidendo il primo disco, passato inosservato, con lo pseudonimo di Riccardo Conte nel 1968. Nonostante la doppia identità italo-francese che mantiene, in Francia infatti è noto come Richard Cocciante, il suo repertorio d'esordio è composto interamente in lingua inglese. Dopo altre esperienze minori, l'artista, incontra nel 1972 gli autori che gli cambieranno la vita e che lo introdurranno nel mondo della musica italiana e cioè Marco Luberti e Amerigo Paolo Cassella. Un anno dopo pubblica "Poesia" dove si inizia a deliniare il Cocciante che tutti conosciamo. Ma il vero successo, come detto, arriva nel 1974 con "Bella senz'anima" contenuta nel disco "Anima" arrangiato da Ennio Morricone e Franco Pisano. Scritta da Luberti e Cassella in collaborazione con lo stesso Cocciante, la canzone, rimarca quello stile che sarà marchio di fabbrica dell'artista vietnamita e che gli permetterà di scalare classifiche e di ottenere soddisfazioni professionali in tutto il mondo. Il testo parla della presa di coscienza di uomo che riesce a dedurre senza mezze misure la vera natura della sua compagna e glielo comunica in un rabbioso e sentito monologo. Il protagonista, quindi, si accorge della pochezza morale di quella donna con la quale ha condiviso una parentesi della vita anonima, senza alcun tipo di emozione o di sentimento ma, solo un rapporto interessato e mantenuto per convenienza. Ammaliante ed affascinante, la bella della canzone, ha adescato il protagonista con la sua bellezza e lo ha amato con una finta ed illusoria passione che celava i reali sentimenti a quali la donna non si era mai, in realtà, davvero concessa. Il protagonista, quindi, si dice pronto a chiudere la relazione ed a lasciare il proprio posto alla prossima vittima che la donna saprà far cadere nella propria lussuriosa trappola. Un grande successo, quindi, che contraddistingue la prima fase della carriera di Cocciante e che lo lancia tra i grandi nomi della nostra musica. Inoltre in questo disco ci sono anche altre canzoni che hanno contribuito alla consacrazione dell'artista sempre firmate dallo stesso gruppo autoriale come, ad esempio, "Quando finisce un amore" o "Qui", presentata al Festival di Sanremo proprio nel 1974 da Rossella Canaccini, in arte Rossella. In seguito Cocciante collezionerà successi su successi fino a diventare un mostro sacro della musica sia in Italia che in Francia.