"Le persone inutili" è il brano che ha lanciato Paolo Vallesi nella discografia italiana. Pubblicato nell'album d'esordio "Paolo Vallesi" il brano viene presentato nel 1991 al 41° Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte dove vince e si impone come nuovo esponente della musica italiana di qualità. Come tutte le canzoni dell'album anche "Le persone inutili" vede la collaborazione di una grande penna della nostra musica, il paroliere Giuseppe Dati, che collaborerà con Paolo in gran parte della sua discografia. Con questo brano, Vallesi, intende dar luce alla gente comune, a quelle persone che non si notano tra la folla e che sono destinate ad illudersi soltanto senza mai realizzare sogni imprtanti ma comunque vivendo con umiltà i loro giorni e capaci di dare amore sincero a chi gli sta vicino. Persone con l'anima presa a botte da una realtà che cerca miti e dalla quale ormai nemmeno si difendono più aspettando di cadere con le loro fragilità e non pretendendo mai nè medaglie nè trofei. A tutte queste persone Vallesi canta: "vinceranno prima o poi, ma non lo sapranno mai...e nel loro paradiso non ci andremo mai.". Un testo intenso che è valsa la vittoria meritata e l'exploit di un giovane di belle speranze capace di emozionare con i suoi testi e la sua profonda interpretazione figlia di una voce penetrante e coinvolgente. Il successo per Vallesi è durato qualche anno ed è stato ravvivato da tanti altri successi per poi cadere un po nel dimenticatoio anche per colpa dell'assenza dei media che permettono, spesso con troppa facilità, l'oscuramento di personaggi talentuosi come Vallesi che sarebbero sempre benvisti in un panorama abbastanza povero dal punto di vista autoriale. Ultimamente, però, qualcosa pare muoversi e a breve dovrebbe essere pronti i nuovi progetti discografici di Paolo Vallesi che intanto continua a far concerti e ad essere sempre presente nelle lotte solidali portate avanti dalla Nazionale Cantanti di cui ne è uno dei componenti storici. Con la speranza di ascoltare presto nuovi brani di Paolo è consigliabile non dimenticare il suo passato e di andare, quando si può, a riascoltare e riapprezzare i suoi vecchi album.