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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"L'amore rubato": Barbarossa parla di violenza sessuale

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"L'amore rubato" è un brano molto crudo sul tema della violenza sessuale scritto e presentato al Festival di Sanremo del 1988 da Luca Barbarossa in un periodo storico dove i cantautori mostravano più coraggio nell'esporre temi difficili vista anche una società ancora poco aperta a parlare liberamente di certi temi che rappresentavano ancora un tabù. L'arte e la musica, però, possono arrivare lontano e anche una semplice canzone può avere una importanza fondamentale nella testa di un popolo di massa guidato alla conoscenza, talvolta, più dalla tv e dalla musica che dai canonici percorsi scolastici. Barbarossa, come altri importanti cantautori italiani, mostra coraggio nel portare un tema così delicato nella trasmissione più importante e seguita della televisione italiana e ottiene un ottimo riscontro sia dalla critica che dal pubblico. In classifica arriva terzo dietro l'eterno secondo Toto Cutugno che canta "Emozioni" e dietro l'inevitabile trionfo della sempre verde "Perdere l'amore" di Massimo Ranieri ma, al terzo anno consecutivo a Sanremo, Barbarossa ottiene la sua vittoria con la sola consapevolezza di aver sensibilizzato l'opinione pubblica su di un tema così importante. Ancora oggi, infatti, la violenza sulle donne, è all'ordine del giorno e tv e giornali non fanno che denunciare orribili avvenimenti giorno dopo giorno ma, come hanno insegnato Barbarossa e i suoi colleghi, almeno se ne parla e non si finge che questa piaga non esista. La società si evolve ma, taluni problemi, restano ed è sempre importante dar spazio e merito a chi ha il coraggio di parlarne e denunciare. Inoltre, durante la serata finale dello stesso Festival, Barbarossa riceve i complimenti in diretta, tramite un telegramma, da parte di Dario Fo e Franca Rame. Il brano è arrangiato dal maestro Pinuccio Pirazzoli e verrà pubblicato su 45 giri insieme a "Vivo" con la quale, tra l'altro, partecipa all'Eurovision Song Contest cambiandone il titolo i "Ti scrivo", oltre che nel terzo album dell'artista "Non tutti gli uomini" sempre del 1988. Il testo del brano, come detto, è molto crudo perchè parla di un atto di violenza subito da una ragazza a cui viene spezzato il sogno di vivere lo stesso atto solo per grande amore. "La ragazza non immaginava che anche quello fosse amore..." o "...La ragazza non immaginava che così forte fosse il dolore..." sono alcuni tratti molto significativi delle sensazioni immaginate dalla sensibilità del cantautore per questo tragico contesto in cui "...come un fiore che è stato spezzato così l'amore le avevan rubato...". Un testo profondo, quindi, che va riascoltato spesso per capire fino in fondo cosa una donna può provare in queste situazioni e per denunciare sempre ogni simile comportamento fin dalla prima, talvolta apparentemente insignificante, avvisaglia affinchè questa piaga possa essere definitivamente debellata in una società che si considera civile.

 

 
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