Il prossimo 5 giugno, a vent'anni esatti dall'uscita del primo album degli 883 "Hanno ucciso l'Uomo Ragno", Max Pezzali proporrà nei negozi di dischi una riedizione speciale del celebre album per festeggiare tale ricorrenza. I brani sono stati ricantati e riarrangiati per l'occasione da Max Pezzali con la collaborazione di diversi esponenti della scena rap italiana come Dargen D'Amico, Ensi, Club Dogo e tanti altri. Ad accompagnare la produzione ci sarà anche un inedito dal titolo "Sempre noi" cantato in duetto con J-Ax, pseudonimo di Alessandro Aleotti, e che sarà in rotazione radiofonica dal 25 maggio. Anche per la produzione di questo disco c'è lo zampino di Claudio Cecchetto, scopritore degli 883, che ha dichiarato: "E' emozionante risentire dopo vent'anni il primo album per intero ed ancora una volta penso che essere stato il talent-scout di Max Pezzali non è un merito...è un onore!". Per i vent'anni di carriera anche Rockit ha promosso ultimamente una compliation tributo agli 883 dal titolo "Con due deca" dove ci sono tutti i successi della band reinterpretati da giovani artisti. Tornando al progetto del ventennale, merita una nota l'assenza di Mauro Repetto, il biondino che accompagnava Pezzali con i suoi strambi balletti e che diede inizio con lo stesso Max alla storia degli 883. Repetto che lasciò il gruppo dopo appena due anni, nel 1995 provò senza esito la strada da solista con lo sfortunato album "Zucchero filato nero" poi apparve a sorpesa in un live di Max nel 1998, per poi far perdere le sue tracce. Oggi Mauro vive in Francia e lavora nel parco divertimenti di Disneyland a Parigi dove aveva iniziato da figurante negli spettacoli dal vivo come cow-boy ed ora si occupa dell'organizzazione di eventi. Non ha perso però la sua vena artistica e la sua aspirazione, infatti, di tanto in tanto, tiene uno spettacolo teatrale intitolato "The personal coach" che appare molto lontano dallo stile 883 ed in cui narra storie capaci di emozionare e di far riflettere la platea. Ultimamente ha reincontrato Pezzali dopo tanti anni in cui non si erano più sentiti e, sebbene non ci siano mai stati litigi tra i due, il rapporto d'amicizia è stato ripreso da dove si era staccato. Repetto, all'epoca del successo, era consapevole che la forza del gruppo era Max e non sentendosi a proprio agio decise di lasciare senza rancori ne polemiche augurando a Pezzali tutto il bene possibile. Dopo l'incontro, avvenuto nel parco giochi francese, Mauro non ha nascosto il desiderio di tornare, occasionalmente, a collaborare con Pezzali in futuro e chissà che non ci siano liete sorprese legate a questo ventennale. Nel 1992 l'album ebbe un grosso successo e gli 883 divennero il simbolo di un cambiamento generazionale e musicale. Con 650 mila copie vendute ed il disco di diamante ricevuto, l'album, sorprese lo stesso Pezzali che aveva intrapreso questo percorso per divertimento. Gli 883 avevano fatto il botto con i loro testi diretti che raccontavano la vita dei giovani di allora con il gergo usato dagli stessi nel quotidiano. Anche il singolo, "Hanno ucciso l'Uomo Ragno" faceva riferimento ai giovani, infatti, come dichiarato dallo stesso Pezzali "L'Uomo Ragno rappresentava la purezza adolescenziale ammazzata dal mondo degli adulti. Forse non è morto. Mi piace pensare che sia ancora da qualche parte a coltivare il sogno, la chimera...". L'Uomo Ragno, infatti, è più che vivo e compie vent'anni tra pochi giorni e, quindi, non resta che augurare a Max Pezzali altri vent'anni e più di questa musica.