E' uscito in questi giorni il nuovo album di Andrea Mirò, all'anagrafe Roberta Mogliotti, dal titolo "Elettra e Calliope". Questo che è il settimo album della cantautrice astigiana rappresenta le due anime musicali dell'artista e proprio per tale motivo ha scelto di tirare in ballo due figure della mitologia greca che ben rispecchiano queste due facce. "Ho scelto due nomi che evocano miti lontani - spiega l'artista - Elettra, figura della tragedia greca di Sofocle ed Eschilo e quindi dal forte coinvolgimento emotivo e drammatico e Calliope, musa della poesia, dal sapore intellettuale e riflessivo. Tutti e due mondi sonori - continua la Mirò - mi appartengono: ho bisogno dell'atto artistico diretto e di quello d'introspezione musicale". Il disco, quindi, è diviso in due sezioni come le facce di un vecchio vinile e contiene in tutto dodici inediti più una bonus track. Per la sezione Elettra ci sono sei canzoni suonate live in studio di registrazione mentre per la parte denominata Calliope ci sono altri sei brani nati in collaborazione con il produttore hip hop Marco Zangirolami. A chiudere il disco ce poi la bonus track "Senza che nulli cambi" che vede la partecipazione di Dargen D'Amico. Un album, quindi, che soddisfa gli amanti di diversi generi infatti si spazzia tra il rock elettrico ed il live melodico. Per ciò che riguarda i temi trattati nei testi di queste canzoni sono variegati si va, ad esempio, dall'arrivismo estremo in "Cattivi maestri" dove due colleghi si sgambettano a vicenda per arrivare più in alto dell'altro alla dilagante mania del web in "Database" fino alla crisi esistenziale di una donna in "Senza che nulla cambi" ed alla drammatica fine di un amore in "Altri giorni, altri occhi". Nota al grande pubblico forse più per il suo rapporto artistico e sentimentale con Enrico Ruggeri, Andrea Mirò è un'artista completa: musicista polistrumentale, autrice, cantante e direttrice d'orchestra. Proprio in questa ultima veste la si è potuta ammirare negli ultimi anni al Festival di Sanremo dove ha diretto le performance di Nina Zilli e del compagno Enrico Ruggeri. Con lo stesso Ruggeri ha gareggiato cantando all'Ariston nel 2003 con la spendida canzone contro la pena di morte "Nessuno tocchi Caino" oltre ad aver partecipato ben tre volte da solista nel 1987 con "Notte di Praga", nel 1988 con "Non è segreto" e nel 2000 con "La canzone del perdono". Un'artista, dunque, che ha molta strada alle spalle e tanta esperienza sul campo avendo fatto parte della band di Ruggeri fin dagli esordi da solista del cantautore milanese. Raffinata ed elegante, Andrea, ha sempre proposto lavori originali e lontani dalla banale musica di massa ed è certo che anche questo album sarà molto apprezzato da chi cerca musica e testi di qualità.