Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Gli uomini non cambiano": Mimì canta le delusioni d'amore

com

E' un'immensa Mia Martini, Domenica Bertè all'anagrafe, quella che nel 1992 si presenta al 42° Festival di Sanremo con un brano che resterà negli annali della musica italiana e cioè "Gli uomini non cambiano". Il brano, scritto da Giancarlo Bigazzi, Giuseppe Dati e Marco Falagiani, ottiene da subito l'apprezzamento di pubblico e critica restando in cima alle preferenze come possibile vincitrice del Festival per tutta la settimana della manifestazione canora. Malgrado il grande successo, Mimì, si classificherà seconda dietro a Luca Barbarossa che vince con "Portami a ballare", anch'essa meravigliosa canzone. La medaglia d'argento ottenuta al Festival, però, non condizionerà la vita di un brano che, pubblicato poi nell'album "Lacrime", resterà sempre attuale e molto amato dagli appassionati della Martini e non. D'altrocanto il successo di questa canzone sembrava inevitabile visto il connubbio nato tra un'interprete eccezionale come Mimì e un gruppo autoriale di altissima qualità che, capitanato dal compianto Bigazzi, hanno cotribuito in maniera decisiva a rendere immortale la musica italiana nel mondo. In particolare questo brano esprime tutta le delusioni raccolte nelle sue esperienze di vita da una donna nei rapporti con le figure maschili incontrate a partire dal padre che, nonostante gli sforzi, non è mai riuscita a conquistarlo fino ai falsi e presunti amori. Storie nate dalla sola illusoria voglia di scappare da una famiglia divenuta ostile che servono soltanto a provare l'ingenuità di una ragazzina presa in giro e abbandonata dal playboy di turno. Il sogno di un amore svanito più volte nelle infinite lacrime versate per i sensi colpa dovuti all'aver stupidamente abboccato alle bugie di chi si diceva innamorato per poi andare a ridere di lei con gli amici del bar. Sconfitta da queste delusioni, la protagonista, non riesce più a dare fiducia algi uomini indurendo il proprio carattere e i propri sentimenti risultando fredda e diffidente in ogni nuovo rapporto. Il finale della canzone, però, chiarisce che l'amore vero può esistere e solo in quel caso un uomo può davvero cambiare e differenziarsi dal prototipo descritto nel testo o, almeno, è ciò che la protagonista si augura rivolgendosi al suo attuale compagno. Un capolavoro, quindi, che ci regala una struggente ed emozionante interpretazione della Martini da inserire nel cofanetto d'oro della nostra storia musicale.  

 

 

 


 
Print
Repost
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post