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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

Sanremo2023: Pagelle, considerazioni e previsioni

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Sanremo2023: Pagelle, considerazioni e previsioni

PAGELLE:

1.ANNA OXA: 6 Brano ben orchestrato che copre però su molti punti la voce di una professionista che mascherando con mestiere i segni del tempo sulle potenzialità vocali confeziona comunque una rispettabile performance. La superbia nei comportamenti con la stampa e col circo mediatico sanremese è pari alla professionale eleganza mostrata sul palco. Il testo o quello che è arrivato dello stesso non appare dei migliori e non è certo all'altezza dei suoi pezzi storici. BENE MA NON BENISSIMO

2.GIANMARIA: 4 Acerbo a dir poco e brano radiofonico anche se trascurabile. LE FAREMO SAPERE

3.MR.RAIN: 5 Si assicura la platea televisiva evitando di apparire dopo la mezzanotte con la ruffiana idea di servirsi di un coro di innocenti bambini ed il brano risulta perfetto... per lo zecchino d'oro. ACCOMPAGNATELO A CASA

4.COMA COSE: 5 Da coloro che vengono acclamati come il meglio del nuovo che avanza ci si aspettava qualcosa di più originale. BANALI

5.ULTIMO: 5,5 Tra i favoriti per i media ma qualcuno non si è accorto che canta sempre la stessa canzone da anni. Eppure le qualità non gli mancano. PECCATO

6.CUGINI DI CAMPAGNA: 4 Verranno ricordati per il look ma se hanno atteso cinquant'anni per arrivare all'Ariston un motivo ci sarà. Molto più indicati per la sagra della castagna. IMBARAZZANTI

7.ARIETE: 4 Perché? Una bambina spaesata che cerca di imitare Madame con zero carisma e personalità. Il brano poi...TACI, BOCCA MIA TACI!

8.LEO GASSMANN: 5,5 Altro brano trascurabile per un ragazzo che tiene bene il palco e che farebbe bene ad affidarsi ad autori migliori anche se il pinguino tattico che gli ha scritto il brano proprio incapace non è. OCCASIONE PERSA

9.GIANLUCA GRIGNANI: 6 Qui c'erano tutte le potenzialità per avere il gran pezzo. Testo sentito e a tratti forte, ma almeno nella prima esecuzione non arriva al meglio sia per le tonalità scelte che per una interpretazione poco chiara. Un cantautore capace dovrebbe garantire come prima cosa che le parole scritte arrivino chiare a chi ascolta. Vedremo nelle prossime uscite. Per deduzione, LA MIGLIORE

10.MARA SATTEI: 5 Poco incisiva, brano che si farà dimenticare presto. DI PASSAGGIO

11.ELODIE: 5,5 Radiofonica, sarà un successo ma nulla di nuovo. MUSICA LEGGERISSIMA

12.OLLY: 5,5 Ci prova, forse il migliore degli esordienti ma c'è poco di originale. Per la discografia attuale potrebbe bastare anche così, purtroppo. TENDENTE AL TENDENTE

13.COLLA ZIO: 5 La quota simpatia quest'anno tocca a loro ma Sanremo è troppo per questi ragazzi, almeno per ora. RIMANDATI

14.MARCO MENGONI: 6,5 Perfetto nell'eseguire un brano buono che farà strada in radio ma non stiamo parlando di un capolavoro. Si fa presto a dire che, in questa mediocrità, è tra i favoriti ma questo lo si sapeva anche prima di ascoltare i brani e ciò la dice lunga. TI PIACE VINCERE FACILE

15.WILL: 5,5 Uno dei più composti e moderati tra i giovani. Senza fronzoli ma neanche carisma offre sufficientemente la sua performance nonostante un brano non eccelso e la solita tendenza timbrica di questa generazione. DOV'È L'INDIVIDUO?

16:MODÀ: 5,5 Sprazzi di buone cose disperse in un mood che ha fatto la fortuna fulminea della band ma che gli ha concesso altrettanto rapidamente l'oblio. Ora ci riprovano ma difficilmente sarà questo il brano della rinascita. COCCIUTI

17.SETHU: 4 Una sorta di clone di Mahmood per look, atteggiamenti e vocalità di cui non ne sentivamo la necessità. Dopo un inizio lento, inoltre, crea un frastuono che a chiamarla musica ci vuole coraggio. AVANTI UN ALTRO

18.ARTICOLO 31: 7 Fanno ciò ci si aspetta da loro e lo fanno bene. L' aspetto emozionale della reunion tra i due e l'effetto nostalgia anni '90 che fa molto 883 poi enfatizzano un testo non originalissimo nella tematica ma sentito e servito al pubblico nella maniera giusta. BELLA ZIO

19.LAZZA: 5,5 Pompose presentazioni per il nuovo idolo dei ragazzini ma il clamore si placa presto in un ennesimo clone di questa generazione artistica. Poco di innovativo in uno stile che ha già detto tutto e non fa più notizia. BLUFF

20.GIORGIA: 6 Il testo non è niente di eccezionale mentre vocalmente non si discute. Esclusi i soliti ed eccessivi vocalizzi che possono risultare fastidiosi realizza una performance pulita e tecnicamente perfetta. Non emoziona ed è lo stesso brano a non richiederlo come credo non richieda un posto nel podio. PASSO FALSO

21.COLAPESCE DIMARTINO: 6,5 L'originalità non manca come anche la capacità di scrittura. Nonostante la leggerezza e l'ironia di alcune trovate si nota che sono amanti del grande cantautorato italiano a cui evidentemente si ispirano, Battiato su tutti. FIGLI DELLE STELLE

22.SHARI: 5 L'emozione è palpabile e non l'aiuta vocalmente ma non lo fa nemmeno un testo senza infamia e senza lode. ANONIMA

23.MADAME: 6 Rimedia alla scarsa comprensibilità del suo canto riducendo le strofe, che restano criptate per l'udito comune, e puntando su un ritornello semplice da decifrare. Nel complesso va premiata l'originalità del suo stile visto la vasta schiera di giovani artisti che cercano di imitarlo anche in questo Festival. Nel bene e nel male...THE ORIGINAL

24.LEVANTE: 5,5 Non manca di originalità e di carisma ma stavolta il brano, nel suo complesso, non appare intenso e profondo come in altre occasioni ma più spavaldo e sfacciato come lo stesso look proposto per l'occasione. Non la sua migliore versione ma le va dato atto per il coraggio dimostrato. CERCASI IDENTITÀ

25.TANANAI: 5,5 Ballata più classica che richiama un romanticismo andato in sonorità moderne che ascolteremo non poco in radio. Niente di eccezionale ed anche un po' banale ma funzionerà visto che ultimamente tutto ciòche tocca Tananai diventa oro. RE MIDA

26.ROSA CHEMICAL: 5 Ostentare la perversione non è certo il modo migliore per combattere le diversità. Un look più sobrio ed un testo più ricercato e velato probabilmente avrebbe colpito in modo più profondo rispetto ad un affronto così diretto soprattutto quando tutto ciò arriva cinquant'anni dopo Renato che, tra l'altro, lo fece in epoca ben diversa, quando questo faceva davvero effetto. FUORI TEMPO

27.LDA: 5 Brano che lascia il tempo che trova, partecipazione che non cambierà il destino del Festival nè quello del giovane artista che deve ancora farsi le ossa. AMICI...COME PRIMA

28.PAOLA & CHIARA: 4,5 C'era davvero bisogno di rispolverare questo duo che aveva deciso, saggiamente, di smettere? Tra l altro, probabilmente, il brano diventerà un tormentone che dovremo sopportare tutta l'estate. TRASH

 

CONSIDERAZIONI:

Insomma poche e spesso risicate sufficienze con pochi spunti qualitativamente significanti. Tanti cloni che hanno come riferimento Mahmood e Madame sia nell'aspetto esteriore che nella timbrica oltre che nelle composizioni. Poca originalità in un Sanremo ultra radiofonico che strizza sempre più l'occhio al Festivalbar. Non a caso molti di questi pezzi sono destinati ad essere i tormentoni della prossima estate e ciò la dice lunga sulla sostanza di queste proposte. Nulla più e nulla meno di ciò che quotidianamente si ascolta in radio quando, invece, quel palco era destinato a composizioni particolari, degne dell'evento e dell'unicità che la manifestazione rappresentava fino a qualche anno fa. Oggi la profondità è vista male, l'attenzione ai testi ed alle tematiche è più che superficiale e la qualità e l'originalità delle proposte non risultano adeguate alla kermesse. A Sanremo ci si arriva facile e spesso quando ancora non si è pronti ma, nei Festival odierni, non ci si gioca più carriera e credibilità. Tutti sono liberi di fare tutto e senza conseguenze. Questo Sanremo non è più la vetrina di un tempo ma solo un comune show televisivo senza alcuna sacralità per la sua gloriosa storia. Il peso di quelle tavole non è più sentito da chi le calca come un tempo ed andando avanti così Sanremo perderà del tutto il suo fascino mantenuto ancora in piedi dai pochi reduci dell'evento che fu. L'era Amadeus, anima radiofonica, ha accelerato un processo già in atto da qualche anno e non mi meraviglierei se fra non molto l'intero carrozzone venga sfrattato dell'Ariston e da Sanremo per un qualsiasi anonima Arena senza anima decretando così definitivamente la fine di un mito.

PREVISIONI:

1.MENGONI
2.MADAME
3.ELODIE

CRITICA: COLAPESCE DIMARTINO

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