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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

Zero - Pooh: due modi opposti di gestire il tramonto

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Zero - Pooh: due modi opposti di gestire il tramonto

Renato Zero e i Pooh, due marchi storici e gloriosi della musica italiana sono in questi giorni nuovamente protagonisti di nuove pubblicazioni. Vi è però una differenza sostanziale tra le due proposte che gli artisti stanno lanciando. Se, infatti, il re dei sorcini ci propone un album, "Autoritratto", composto da 13 inediti di cui 6 già presentati nell'ultimo live, i Pooh, ripropongono ancora una volta i loro successi con la raccolta "Amicixsempre 2023". Dico ancora una volta perché, negli ultimi 10 anni, tra annunci di ritiro, scioglimenti, reunion,  ultima notte e ultimo abbraccio, i Facchinetti boys hanno pubblicato ben 7 raccolte senza l'ombra di un inedito. La cosa sta diventando un po' pesante da sopportare soprattutto per i fans del gruppo che  anche attraverso i social, hanno dichiarato la loro perplessità e non sono pochi coloro che hanno già fatto capire che rinunceranno all'acquisto dell'ennesimo cofanetto con le solite ben note canzoni. Non basta rimasterizzarle,  dargli nuove vesti armoniche, registrarle live o in studio per ringraziare un pubblico da sempre fedele e gratificarlo dei loro sacrifici. Seppur grandi successi, le canzoni restano quelle e si capisce bene la freddezza di un pubblico verso queste operazioni puramente commerciali. Sarebbe bastato anche un solo inedito per dare una luce diversa a questo progetto. Completamente opposto, invece, l'atteggiamento entusiasta di un Renato Zero iperproduttivo che, nello stesso lasso di tempo, dieci anni appunto, ha proposto 12 dischi, alcuni in progetti multipli, con la bellezza di 146 inediti. Quasi 15 inediti all'anno oltre tre operazioni live. Un modo diametralmente opposto di gestire quella che, purtroppo, evidentemente sarà, l'ultima, speriamo lunghissima, fase delle loro brillanti carriere. I rumors, però,  non mancano nemmeno tra i fans di Renato sia per le "troppe" produzioni e quindi troppi esborsi economici per i più appassionati collezionisti, soprattutto nel caso di lavori come l'ultimo che presenta la realizzazione di quattro copertine differenti con il medesimo contenuto e sia per la qualità non sempre al top negli ultimi anni. È  evidente, però,  che con un numero così alto di proposte non è possibile aspettarsi altrettanti capolavori. C'è solo da premiare un giovanotto del '50 che dimostra ancora l'entusiasmo di un ragazzino e la voglia di mettersi sempre in gioco gratificando un pubblico che lo ha sempre adorato ed evitando facili quanto comode operazioni autocelebrative  che, tra l'altro, si potrebbe benissimo permettere. Una tirata d'orecchie ai Pooh, quindi, con la speranza che gli possa tornare la voglia di offrire nuove carezze ai propri fans e lunga vita a Renatone con l'augurio di non perdere mai questo entusiasmo che continua ad affascinare una banda enorme di cuori all'alba di ogni nuovo sogno.

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