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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Firenze Santa Maria Novella": Pupo la dedica alla sua città

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"Firenze Santa Maria Novella" è un brano di  Pupo, Enzo Ghinazzi all'anagrafe, inciso nell'album "Più di prima" del 1980 e scritto in collaborazione con Paolo Barabani. Inoltre il brano venne pubblicato anche in un 45 giri insieme a "Cosa farai". Questo album, terzo lavoro discografico dell'artista, arriva dopo un primo approccio con il successo dovuto a "Ciao" e, soprattutto, a "Gelato a cioccolato" della fine degli '70 scritta in collaborazione con Cristiano Malgioglio che gli porta notorietà ed i primi incassi importanti sul mercato discografico. Ma è proprio nel 1980 che arriva il suo cavallo di battaglia, infatti, nel suddetto album è presente anche la notissima "Su di noi" che Pupo presenta al Festival di Sanremo piazzandosi terzo nell'edizione vinta da Toto Cutugno con "Solo noi". L'album "Più di prima" vincerà il Premio Gondola d'oro nel 1981 oltre ad essere tradotto in diverse lingue ed essere immesso su gran parte del mercato europeo. Pupo, infatti, ancora oggi è uno dei cantanti italiani più apprezzati all'estero ed, in particolare, nei Paesi del nord d'Europa. Subito dopo "Su di noi", in termini di successo per quel disco, arriva la particolarissima "Firenze S. Maria Novella" che sarebbe il nome della stazione ferroviaria principale del capoluogo toscano sita nell'omonimo storico quartiere della città. Nato a Ponticino, frazione del comune di Laterina in provincia di Arezzo, Pupo è legatissimo alla sua terra tanto da voler dedicare alla mgnifica città di Firenze questo dolcissimo brano. Il testo parla proprio della stazione che secondo l'artista è lo specchio della città e, per tale motivo, racchiude usi, costumi, pregi e difetti del luogo e della sua gente. Viene, quindi, citata la bellezza artistica della città, la passione per la squadra calcistica della Fiorentina e per il suo simbolo Giancarlo Antognoni, il giornale della città "La Nazione", la relativa tranquillità in termini di criminalità e caos rispetto alle stazioni delle altre grandi metropoli italiane e anche lo spirito sognante della città che, secondo l'artista, appare "povera ancora di vergogna". Pupo parla anche dei pendolari che affollano la stazione e dei tanti turisti che giurano di ritornarci perchè come lo stesso testo, giustamente, dice: "A Firenze, sulla mia parola, non vedi niente in una volta sola". L'artista non dimentica di sottolineare la vita notturna della stazione, per certi versi molto simile, tra l'altro, a tutte le altre grandi stazioni italiane, dove non mancano clochards e travestiti. Una canzone molto particolare, quindi, che rappresenta tutto il fascino di una città unica ed esprime il valore di un autore, spesso bistrattato dai media e dalla satira, ma capace di ottimi slanci artistici come per il suddetto brano.

 

 

 


 

 

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Pupo

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Mai stato a Firenze.
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