"Chi tene 'o mare" è uno dei grandi successi della prima straordinaria fase della carriera di Pino Daniele: anni che hanno segnato la sua storia e quella della musica italiana. Pubblicata nel suo secondo album che porta il suo nome e cognome come titolo del 1979, la canzone, esprime con poche parole dipinte su di un sublime tappeto musicale, lo stato di molti popoli del sud ed, in particolare, quello della sua Napoli. Sebbene non vengano mai citati luoghi del meridione italiano o del mondo, Daniele, rappresenta gli stessi, in una visione poetica, come quelli bagnati dal mare. L'autore unifica, quindi, questi territori con quella che è considerata la prima e forse una delle poche ricchezza della quale non potranno mai essere private come, invece, avviene con i beni materiali. L'orgoglio per quel tesoro naturale è innato in ogni uomo del Sud ed è un vanto, talvolta fine a se stesso, per chi non ha altro. Per tale motivo, il cantautore partenopeo, accomuna tutte quelle comunità sfruttate e martoriate da sempre sotto l'unica ed immensa bandiera maestosa ma allo stesso tempo effimera del mare. "...Chi tene 'o mare 'o ssaje porta 'na croce..." ovvero "...Chi ha il mare porta una croce..." è una delle frasi che meglio rappresenta il senso di questo brano dove l'autore intende esprimere che chi ha la fortuna di essere nato in questi luoghi ha di conseguenza una sorta di peccato originale che per tutta la vita lo costringerà a pagare per questa sorte. Daniele canta una sorta di provocazione per far rendere l'idea della condizione di chi vive con la consapevolezza di non avere niente e prova ad ingannarsi illudendosi che quel mare sia davvero una ricchezza propria. "...Chi tene 'o mare 'o sape ca è fesso e cuntento..." , infatti, queste comunità ben sanno che quel mare è solo una ricchezza illusoria di cui solo gli occhi e il cuore ne traggono benefici perchè, come chiude lo stesso Daniele, "...Chi tene 'o mare 'o ssaje nun tene niente...". Il brano, come tutta la prima fase di Daniele, è impreziosito dalla presenza di musicisti di altissimo livello come Rino Zurzolo, Rosario Jermano e James Senese, che, in particolare, nella tournée del 1981 dove sono presenti anche Tony Esposito, Joe Amoruso e Tullio De Piscopo, si esalta in questo brano con un eccezionale assolo al sax che rende ancor più magica l'atmosfera unica di questa perla.