"Alla fiera dell'est" è uno dei brani più noti di Angelo Branduardi, cantautore e violinista milanese. La canzone pubblicata nell'omonimo album del 1976 è stata scritta dallo stesso interprete per ciò che riguarda la musica mentre il testo è ad opera della moglie dell'artista Luisa Zappa, consueta collaboratrice del repertorio di Branduardi. Di questo album, arrangiato da Maurizio Fabrizio, ne esiste una versione francese dal titolo "A la foire de l'est" ed una inglese chiamata "Highdown Fair" entrambe pubblicate nel 1978. Nel 1976, il disco, venne insignito del premio della critica discografica italiana ed ebbe un ottimo riscontro sul mercato. Infatti, "Alla fiera dell'est", inteso come album è stato uno dei lavori più venduti di Branduardi anche grazie al singolo ed alla sua propensione alla commercializzazione dovuta ad una semplicità diretta che gli ha permesso di entrare tra le canzoni più conosciute della musica italiana. Il brano, infatti, non è altro che una filastrocca e per ciò adatta anche ad un pubblico lontano culturalmente al consueto repertorio raffinato dell'artista meneghino. In realtà, "Alla fiera dell'est", è molto più di una canzoncina da bambini essendo un adattamento di un canto pasquale ebraico dal titolo "Had Gadyà" ed è stata utilizzata nella cover cantata dall'israeliano Shlomi Shabat in uno spot di una compagnia telefonica. In quanto a somiglianze, il brano, si avvicina particolamente ad una filastrocca inglese del 1797 dal titolo "The house that jack built". Per ciò che riguarda le cover, invece, ne è stata eseguita una nel 1999 dal gruppo italodance "Ethnics Beats". Nella sua lunga storia musicale, Branduardi, ha raggiunto vette altissime professionalmente ottenendo anche una onoreficenza al merito della Repubblica Italiana nel 2005. Dal punto di vista musicale, diversi sono stati i successi ma quasi sempre destinati ad una cerchia di pubblico molto particolare e sofisticata. Ma Branduardi non ha mai disdegnato esperienze più vicine al pubblico di massa tenendo comunque sempre presente la qualità e lo spessore dei progetti come la partecipazione alla celebre "Samarcanda" di Roberto Vecchioni che poi ha ricambiato duetto con lui in "La donna della sera". Tra i parolieri con i quali Branduardi ha collaborato c'è anche Giorgio Faletti con il quale è tornato a lavorare di recente per l'inedito brano "Rataplan" che accompagna la pubblicazione della nuova raccolta di successi "Camminando camminando 2". Un artista originale, quindi, e sicuramente fuori dal comune che grazie ad una filastrocca si è fatto conoscere dal grande pubblico e grazie solo al suo talento ed alla sua classe continua ad essere un apprezzato ed amato menestrello dei giorni nostri.