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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

Sanremo 2020: Impressioni al primo ascolto - 2°Parte

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1.PIERO PELÙ: Tiene il palco da veterano, coinvolge e risulta piacevole. Un rock tenero da nonno innamorato. 7

2.ELETTRA LAMBORGHINI: Il problema non è lei ma chi l'ha ammessa in gara. Canzoncina da villaggio vacanza di quarta categoria. 2

3.ENRICO NIGIOTTI: Bravo e talentuoso ma meno originale nel brano rispetto allo scorso anno. Si lascia ascoltare ma aveva le capacità per osare un po' di più. 6.5

4.LEVANTE: Spunti interessanti di un artista non banale ma il pezzo nel complesso non è dei migliori. Poteva fare certamente meglio. 5.5

5.PINGUINI TATTICI NUCLEARI: Si tenta di ripetere la fortunata operazione de Lo Stato Sociale con un altro gruppo sconosciuto al grande pubblico che punta tutto su una simpatia più ruffiana che naturale. I miracoli però difficilmente si ripetono ed i Pinguini, con molta probabilità, dopo Sanremo torneranno al loro Polo. 5

6.TOSCA: Solita classe per una delle migliori interpreti del nostro panorama musicale. Raffinata, elegante, teatrale quanto basta. Il brano è un classico sicuramente nelle sue corde e lei lo esegue come meglio non si potrebbe. D'altro canto il prodotto di nicchia e poco radiofonico la penalizzerà in classifica ma poco importa.7.5

7.FRANCESCO GABBANI: Meno ispirato di altre volte conferma comunque una originalità nella scrittura che fa sempre bene. Non eccede restando al limite della sufficienza. 6

8.PAOLO JANNACCI: Brano classico e ben servito da uno che prevalentemente è un musicista. Non servivano grandi doti vocali ma il phatos non manca. Sarà fiero il papà dall'alto dei cieli. 6.5

9.RANCORE: Rap ben articolato ma sempre un rap e quindi prevedibile nella struttura e nella presentazione. Va bene per lo show ma la musica buona è altro. 5

10.JUNIOR CALLY: Ancora un rap colmo di retorica e luoghi comuni. Nulla di nuovo per chi si presentava con la nomea del trasgressivo. Banale é sicuramente l'aggettivo più appropriato. 4

11.GIORDANA ANGI: Qualcosa di buono si intravede tra scrittura ed interpretazione ma è ancora presto per definirla big. Un classico con diversi echi del passato e davvero poco di nuovo. 5.5

12.MICHELE ZARRILLO: Mette da parte il suo animo romantico per un pop più animato facendo sempre la sua bella figura anche se il pezzo non sfiderà i secoli. 6.5

NUOVE PROPOSTE: Nel primo duello meritava di più il duo in rosa con un tema forte quale la sicurezza sul lavoro con chiaro riferimento al caso Ilva di Taranto, nel secondo invece giusto premiare Sentieri dove il testo del grande compianto autore come Giampiero Artegiani tratta al meglio un tema delicato come il bullismo.

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