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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Tutto tua madre": J-Ax tratta il dramma, a lieto fine, di un figlio che non arriva

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"Tutto tua madre" è un singolo lanciato da J-Ax, Alessandro Aleotti all'anagrafe, a settembre 2018 che tratta dell'ansia vissuta in prima persona, per diversi anni, in attesa di un figlio che non voleva arrivare. La storia ha un lieto fine nel febbraio 2017 con la nascita di Nicolas ma, nel frattempo, il rapper e la compagna hanno dovuto subire un periodo davvero duro che poi, Alessandro, ha voluto raccontare in versi per dar conforto e speranza a tutte le coppie che vivono la stessa situazione. Tra un aborto e tentativi di ogni tipo, i due non riuscivano ad ottenere la tanto sospirata gioia e dovevano vivere il quotidiano con un peso enorme tra le indiscrete domande di amici e parenti sulla mancata gravidanza al segreto mantenuto fino al possibile quando la cosa stava per realizzarsi. Notti insonni con una madre che non perdeva la speranza e continuava cure mediche per compiere il miracolo ed un padre, ateo, che si chiedeva se magari quella fosse stata una punizione divina, il prezzo che doveva pagare visto che un figlio si considera un dono di Dio. Poi alla fine tutto si è sciolto con la grande emozione della nascita di Nicolas e J-Ax ha potuto scrivere questa dedica particolare dal grande valore morale: rivolta si al figlio ma, soprattutto, al dramma vissuto ed a tutte quelle coppie che soffrono in silenzio spesso per tutta la vita. Per tali ragioni, l'artista, si esposto a favore della fecondazione assistita mettendo di fronte a chi ha il potere e la responsabilità di decidere, tramite le pagine di Vanity Fair una domanda molto eloquente quanto forte: "Come vi sentireste se, da un momento all'altro, il rumore del respiro e le risate del vostro bambino sparissero? Quel vuoto è quello che vivono tanti italiani come voi." - Si è risposto l'autore continuando - "Quel vuoto tanti non desiderano altro che colmarlo con l'amore. E, l'amore, voi, o chiunque altro non avete il diritto di fermarlo.". Parole certamente condivisibili e comprensibili, se si pensa che arrivano da chi quel dramma l'ha vissuto ma, d'altro canto, è giusto anche fare attenzione su come queste pratiche devono essere attuate mettendo sempre in primo piano la vita che dovrà nascere ed il suo eventuale futuro. E' sicuramente giusto che se ne parli e che si arrivi presto ad una normativa chiara e definitiva che offra queste opportunità alle coppie ma che non diventi una pratica in cui anche l'illegalità, ed i suoi loschi figuri, possa trovare terreno fertile per commercializzare anche il miracolo della vita.     

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