Terza serata del Festival un po' sotto tono tra le nuove proposte meno incisive rispetto alla prima ondata eccetto, forse, Eva, ospiti non sempre convincenti ed un eccessivo protagonismo di Baglioni. Come detto, le performance dei nuovi volti, non hanno convinto risultando talvolta anonimi e talvolta costruiti, vedi Mudimbi che prova a "scimmiottare" l'operazione simpatia ben riuscita a Gabbani lo scorso anno. Cosa che fa anche Lo Stato Sociale trq i big sostituendo la figura della scimmia che balla con la "simpatica" vecchina. Si nota poi un Baglioni voglioso di riprendersi i suoi spazi con quello che sa fare e lo fa bene ma ciò, oltre a risultare antipatico essendo in tale occasione padrone di casa, denota anche la presa di coscienza di essere apparso nelle prime serate come un pesce fuor d'acqua nelle vesti di timoniere. Ruolo preso giustamente a piene mani dall'unica presenza che su quel palco se lo può permettere e cioè la Hunziker che da sola sta mantenendo in piedi la conduzione di questo Festival. Per ciò che riguarda gli ospiti italiani (che non ammetterei se non pronti alla gara) Giorgia ha fatto da contorno poco sostanzioso a Taylor, i Negramaro hanno distrutto "Poster" mentre Gino Paoli è stato coinvolto in un ricorda a De André e a Bindi davvero molto riduttivo. Artisti così grandi avrebbero bisogno di maggior rispetto. Si sta proclamando in queste serate la volontà di ricordare i pilastri della nostra musica ma lo si fa in cinque minuti in uno spettacolo di cinque ore mentre si trova il tempo per siparietti ridicoli oltre a dare sempre più spazio al repertorio del direttore artistico. La vera promozione Baglioni la sta facendo a se stesso mentre un capitano davvero coraggioso dovrebbe fare un passo indietro e lasciare agli uomini scelti da lui la ribalta e gli applausi ad esempio lasciando gli ospiti liberi di omaggiare i grandi nomi della nostra storia musicale invece di obbligarli ad omaggiare a testa china il padrone. Sia chiaro, che Baglioni sia tra i grandi della musica italiana non è in discussione ma, non è certo questo l'occasione e il modo per ricordarlo.