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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Ma che freddo fa": Il debutto di una quindicenne Nada

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"Ma che freddo fa" è uno di quei successi italiani senza tempo ed è anche la canzone più rappresentativa della sua interprete, Nada Malanima, per tutti semplicemente, Nada. Tra l'altro, questo brano, presentato a Sanremo nel 1969, quando Nada aveva appena quindici anni, non è nemmeno il primo lavoro discografico dell'artista che pubblicò prima un 45 giri con una cover in italiano di "Les bicyclettes de Belsize" ma, "Ma che freddo fa", è in pratica il primo vero grande passo di una giovane adolescente verso la musica che conta. Inciderà, quindi, dopo Sanremo quello che sarà, ad oggi, il suo più grande successo in un 45 giri insieme a "Una rondine bianca" nel 1969. A Sanremo, per il suo modo di porsi sul palco, oltre che per la sua età, Nada si conquisterà il soprannome di "il pulcino del Gabrro" suo luogo di origine. Il brano, classificatosi quinto a Sanremo e presentato in quella manifestazione insieme alla band The Rockes, ottiene un immediato successo proprio nella versione della giovane Nada che si ritrova per cinque settimana di fila prima nelle classifiche di vendite. Un brano, quindi, che parte col piede giusto e che non perderà mai la sua forza trovando, negli anni, sempre nuove interpretazioni e nuove vesti canore. Dal 1969 ad oggi, infatti, il brano scritto da Franco Migliacci per il testo e da Claudio Mattone per la musica, viene ripreso, ad esempio, da Mina, Giusy Ferreri, Avion Travel e Max Gazzè oltre ad essere inserito anche nella colonna sonora del film "La finestra di fronte" diretto da Ferzan Ozpetek nel 2003. Il testo di Migliacci, scopritore di Nada, rimarca la delusione di una giovane ragazza verso i primi approcci all'amore. La protagonista ha vissuto una breve ma intensa relazione sentimentale ed ora che quella presenza non è più al suo fianco lei ne sente la mancanza e ciò avviene soprattutto di notte quando, il sole va via ed il freddo della notta la avvolge in una condizione vulnerabile di solitudine e di gelo interno dove è facile rimpiangere anche una semplice carezza. La ragazza, anche se su toni movimentati, arriva a concludere che la sua vita non ha più senso senza quella figura che per lei rappresentava l'amore. Un messaggio d'impatto reale e deciso molto vicino alle riflessioni che si possono ottenere quando una ferita, in questo caso amoroso, è ancora fresca ma che risultano ancora più forti quando si vedono uscire da tenera, anche se grintosa, ragazzina di appena quindici anni. Questo connubbio tra la giovane e capace interprete, le firme di due grandi autori come Migliacci e Mattone e la delusione d'amore come tema del brano fanno della canzone un successo senza tempo nè confini. Infatti, già nell'immediato e fino ad oggi, il brano ha fatto il giro del mondo riscuotendo particolare successo in Spagna, in Giappone ed in tanti altri paesi. D'altro canto con un impianto del genere che sprizza qualità da ogni poro ed una orecchiabilità che ne facilita la trasmissione ed il successo commerciale anche oltre i confini italiani il risultato non poteva essere differente ed ancora oggi, dopo quasi cinquant'anni "Ma che freddo fa" resta una colonna della musica italiana nel mondo ed è rimasto, nonostante la lunga ed ancora attiva carriera dell'artista, il cavallo di battaglia intramontabile di una grande interprete come Nada.

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