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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Vita spericolata": Da flop sanremese a marchio di Vasco

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"Vita spericolata" è il brano più noto ed amato di Vasco Rossi ed anche quello che ha segnato in modo indelebile la sua straordinaria storia nella musica italiana. Presentata al Festival di Sanremo nel 1983, dopo la pesante ultima posizione conquistata l'anno precedente con "Vado al massimo", "Vita spericolata" non avrà molta più fortuna nella kermesse musicale arrivando alla penultima posizione ma, ben presto, diventerà il manifesto della sua proposta musicale, del suo modo di vedere ed affrontare la vita e di una intera generazione che ha voglia di esternare una sorta di ribellione verso un'epoca alquanto bigotta e conformista. Vasco mostra questa sua unicità e ribellione alle regole già dal palco dell'Ariston, abbandonando lo stesso pochi secondi prima della fine della sua esecuzione lasciando, quindi, che il playback, a quel punto palesemente svelato, concluda il brano in sua assenza. Ma questo è solo uno dei comportamenti naif di un Vasco che impareremo a conoscere ed amare nel corso degli anni successivi. D'altro canto, Vasco, non iniziava lì la sua carriera, ma quando incise l'album "Bollicine" nel 1983, in cui era presente la suddetta canzone, l'artista già aveva alle spalle ben 5 album e dietro l'incoraggiamento dell'amico e collaboratore occasionale anche negli anni che verranno Gaetano Curreri, già aveva confezionato brani importanti che verranno poi rivalutati una volta acquisita la reale popolarità grazie anche ai deludenti Festival di Sanremo. Quelle manifestazioni, infatti, aiutarono Vasco ad avvicinarsi ad un pubblico che, allora, mai si sarebbe avvicinato alla musica di un ragazzo dall'aspetto trasandato e controcorrente e dai modi tutt'altro che convenzionali. Ma la musica di Vasco, oltre alla naturale e trascinante forza espressa con musica, tonalità e stile interpretativo nasconde una grande matrice cantautoriale che si concretizza in testi talvolta apparentemente semplici ma mai banali. Non a caso, Vasco, è cresciuto amando maestri come Fabrizio De André e Francesco Guccini e del loro bagaglio personale e professionale Vasco ha conservato e riprodotto a modo suo quella voglia di ribellione e di dare voce agli antieroi a differenza di una più semplice discograficamente linea melodica priva di riflessione e di aspetti sociali. "Vita spericolata" scritta da Vasco su musica di Tullio Ferro, che ne farà anche una versione in inglese, quindi esprime tutto questo ed è per tali motivi che rappresenta al meglio il rocker di Zocca. La canzone, dopo Sanremo, inizierà a vivere di luce propria e conquisterà sempre più gente con il passare del tempo diventando anche oggetto di numerose cover di artisti come Francesco De Gregori e Massimo Ranieri e venendo inserita anche nel finale di "Quattro amici" da Gino Paoli. Il brano, in realtà, in prima battuta doveva essere dedicao ad una ragazza di nome Licia per poi trasformarsi, in seguito ad una ispirazione nelle ore antecedenti ad un concerto in un piovoso pomeriggio estivo a Cagliari nel 1982, in un manifesto giovanile inneggiante alla libertà di vivere la propria vita come meglio si crede. Nel brano vi è anche un omaggio a Fred Buscaglione con la citazione del celebre "Roxy bar" che riporta al brano "Che notte" del cantautore torinese. Una canzone, quindi, che farà storia e che dimostra quanto in realtà possa valere una falsa partenza quando vi è qualità e talento. In fin dei conti, Vasco, deve ringraziare Sanremo per la visibilità ottenuta ed è questa la forza della vetrina sanremese aldilà delle classifiche che, come dimostra questo e tanti altri casi anche inversi, lasciano sempre il tempo che trovano. Vasco sarebbe stato Vasco in qualunque caso ed è stato premiato dal fatto di aver mostrato il proprio essere e la propria musica anche in un contesto per lui ostile come il Festival di quei tempi. Ciò che emerso, infatti, l'ha portato, anno dopo anno, a diventare, con giusta causa, una leggenda vivente della nostra musica attraverso la sua affascinante e sregolata vita spericolata.   

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