"Il negozio di antiquariato" è uno dei brani più rappresentativi della discografia di Niccolò Fabi ed anche uno dei pezzi che ha segnato una svolta di maturità nella sua carriera. Il brano, infatti, arriva nel suo quarto album "La cura del tempo" del 2003 ed è il primo in cui l'artista offre una maggiore attenzione ai contenuti testuali e musicali. La frivolezza delle sue prime uscite, quindi, fa spazio a quella cifra stilistica prettamente cantautoriale che contraddistinguerà in maniera positiva i suoi futuri progetti ottenendo quella consacrazione nell'ambiente discografico che cercava da tempo. "Il negozio di antiquariato" come anche altri brani di questo disco sono orientati alla cura del proprio essere, del proprio spirito, del proprio tempo. Un lavoro introspettivo dove tempo e meditazione assumono un valore centrale mettendo da parte frenesie, omologazioni e comportamenti di massa che spesso privano di una propria identità l'individuo. Fabi, in questo testo, utilizza la metafora dell'antiquariato che non è possibile trovare in offerta nelle vie del centro per dire che non si può cercare un qualcosa di valore, di autentico, di speciale, di unico seguendo la scia di una massa che porterà, inevitabilmente, all'omologazione e, quindi, lontano da un qualcosa di vicino al proprio personale ed unico bisogno. Preservare il proprio gusto, la propria libertà di pensiero e di scelta sono un po' i messaggi che questo brano, ben scritto e ben suonato, vuole trasmettere e lo fa nel modo giusto. Ogni cosa è possibile, quindi, ricercarla nel posto giusto ed il posto della meraviglia, secondo l'autore, è solo un po' più nascosto. Bisogna, quindi, sforzarsi ad andare oltre l'onda mediatica o popolare e seguire i passi del proprio istinto per scovare, appena dietro l'angolo di un mondo conformista, il proprio spazio di unicità. L'autore, dunque, consiglia soprattutto ai giovani di non lasciarsi condizionare e di spegnere la tv per riuscire ancora a stupirsi del mondo e per avere una idea chiara dei valori veri da ricercare quando ci si incammina nel quotidiano viaggio della vita. Un gran bel pezzo, quindi, composto da uno dei migliori esponenti fra le ormai ex nuove leve della nostra musica d'autore ed è certo che, anno dopo anno, l'esperienza potrà solo affinare ancor di più la sua già egregia penna.