"Il pescatore di astrischi" è un brano pubblicato da Samuele Bersani nel 2000 per il suo album "L'oroscopo speciale". Il testo è un chiaro esempio della cifra stilistica del cantautore romagnolo. Non sempre decifrabile a primo impatto: metafore e immagini astratte che sembrano essere messe li per caso ma che hanno una ragione ed un pieno senso se si entra nel meccanismo del pensiero e della riflessione che l'artista propone sottoforma di "disegni" del tutto persoali. L'originalità è sempre stato il marchio di fabbrica di questo artisti che non ha offerto proposte banali ma sempre con una certa profondità che si nasconde tra note spesso allegre ed orecchiabili. L'unicità di Bersani sta proprio in questo e, non a caso, è uno dei protagonisti più apprezzati ed appoggiati dal Premio Tenco, che rappresenta, in Italia, un po' l'accademia della canzone d'autore. In questo brano, Bersani, invita a vivere la vita con sincerità poiché anche se si potessero cancellare i propri errori resterebbe comunque la propria "...peggior calligrafia nuda..." su quel foglio che rappresenta la propria vita. Gli errori sono, quindi, esperienze formative utili a non perdersi in un mare che diventerebbe sempre più arduo affrontare. Gli errori fortificano e non è possibile fare tutto e subito, arrivare alla meta cancellando il proprio percorso. Anche in amore, la questione è la stessa, chi ci ama riesce a leggerci dentro ed è quindi inutile fingere di essere quello che non si è. Risulta inutile, quindi, sprecare il proprio tempo a cercare un senso a tutto ciò che accade ed a misteri della vita ma è necessario utilizzare questo tempo per vivere in libertà, godere della vita e commettere anche tutti quegli errori che ci rendono umani e veri agli occhi di chi ci circonda e, soprattutto a se stessi. "Siamo giocolieri..." ed è anche giusto che, di tanto in tanto, si cada per imparare. Un gran testo celato sotto metafore originali e divertenti che rendono l'idea della grande capaità autorale di uno dei più grandi cantautori degli ultimi anni.