"C'è tempo" è un brano composto da Ivano Fossati nel 2003 per l'album "Lampo viaggiatore". Il testo analizza lo scandire del tempo della nostra vita tenendo presente l'inevitabile destino di ognuno di noi ma spronando tutti ad impegnarsi nel vivere ciò che si desidera attimo per attimo facendo leva sulla propria volontà affinché un sogno possa assumere i tratti della realtà. C'è un tempo per tutto, dice Fossati, ma invita, allo stesso tempo, a non fermarsi ad aspettare i frutti di una semina bensì a riempire l'attesa con attimi di vita e di emozione. L'autore poi ci spiega con chiare e significative fotografie del quotidiano coma vita ci metterà, lungo il suo corso, di fronte a situazioni totalmente diverse tra loro: tra attimi positivi che vorremmo dipingere in modo indelebile dentro di noi per non perderli mai e attimi negativi di cui vogliamo presto cancellare anche il solo ricordo. Vi sono poi riferimenti ad attimi di riflessione in cui Fossati ci guida in questa poesia allo stato puro come i momenti in cui si pensa ad un disacco, ad un litigio, ad una separazione e ci si rimprovera di non essere stati capaci ad aprirsi e a parlarsi con chiarezza o al contrario di non aver capito che quello era il momento di stare in silenzio e di partire per nuovi orizzonti. La vita, quindi, ci porta attraverso percorsi unici di cui non se ne conosce la strada e spesso ci si perde ma il destino è sempre lì e, prima o poi, ci riprende anche se nel frattempo non siamo stati in grado di rendere realtà quel futuro da tempo programmato. E dopo la stagione ribelle, quella della gioventù vissuta senza freni arriverà, prima o poi, il distacco forzato dal tempo materiale, la freccia che trafigge le stelle, un ultimo istante uguale per tutti per poi ritrovarsi mano nella mano con chi avevamo dovuto lasciare in Terra e, l'autore, immagina una situazione buffa se ciò avvenisse senza alcun avviso. Se come dicono in genere, come già detto, c'è un tempo per la semina e uno più lungo per aspettare, Fossati, dice che "...c'era un tempo sognato che bisognava sognare." ovvero di non limitarsi ad aspettare che qualcosi si avveri ma di sognarlo al punto che quel sogno si possa vivere davvero. Una perla assoluta scritta e interpretata in puro stile Fossati e che affascina fin dal primissimo arpeggio, un'apertura musicale, che sembra prepararci proprio all'arrivo di una meravigliosa onda poetica e ciò che segue di certo non delude le aspettative ma esalta, emoziona, alimenta la mente, il pensiero e la riflessione donando, quindi, a chi ascolta quando di meglio può riservare una canzone.