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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

Sanremo 2018: Impressioni al primo ascolto

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Sanremo 2018: Impressioni al primo ascolto

1.Annalisa: Lei c'è ed è anche brava ma meriterebbe autori migliori per esaltare le sue qualità su testi più alti. 6

2.Ron: Inconfondibile lo stile Dalla esaltato da un fedelissimo ed impeccabile Ron visibilmente preso dall'incarico. Una carezza al cuore. 8

3.The Kolors: Probabilmente l'idioma italico non gli dona e forse per tale ragione non avevano mai accettato prima d'ora di abbandonare l'inglese... come dargli torto...4,5

4.Max Gazzè: Coraggioso a proporre una sorta remake de "La canzone di Marinella" di deandriana memoria. Rimane comunque una sua originalità in quanto a sonorità e scelte testuali. 6,5

5.Ornella Vanoni, Bungaro & Pacifico: "Bisogna imparare a lasciarsi quando è finita"...e purtoppo pare che il messaggio del brano non è stato recepito dalla Vanoni. Bene, invece, Bungaro e Pacifico per testo e musica. 6

6.Ermal Meta & Fabrizio Moro: Tema difficile che può essere definito ruffiano sotto certi punti di vista ma anche questo è essere cantautore. Il pezzo vive di alti e bassi, talvolta ripetitivo ma con spunti interessanti e ben trattati. La prima tematica importante toccata finora all'Ariston. 7

7.Mario Biondi: Le qualità da crooner sono indiscutibili ma in italiano risulta chiaramente in difficoltà sui suoi soliti percorsi vocali ed il brano ne risente. 5

8.Roby Facchinetti & Riccardo Fogli: Il lato più melodico dei Pooh. Storia della nostra musica italiana più popolare e autentica. Ciò che ci si aspetta da loro ed eseguito nel modo migliore. 7

9.Lo Stato Sociale: "Sei fuori"... giusto!...Gli auguriamo "una vita in vacanza"...lontano da Sanremo. 4,5

10.Noemi: Non si distacca dal suo graffio e dal suo passato musicale. L'identificazione in musica è spesso un pregio ma si rischia di risultare ripetitivi se non si varia su tematiche e linguaggi. 6,5

11.Decibel:Affascinante omaggio a Bowie da un gruppo di amici capitanati da un Ruggeri che vivono questa esperienza per la pura gioia di tornare a giocare insieme con la loro musica sul palco in cui sono nati sotto la stella del Duca a cui dedicano questo pezzo. 7

12.Elio e le Storie Tese:Ironico testamento artistico non particolarmente riuscito. Sarebbe stato giusto tributargli l'ultimo meritato saluto da ospiti liberando un posto in gara. 5,5

13.Giovanni Caccamo: Inizio interessante che si perde poi nel solito vecchio amore eterno. 5

14.Red Canzian: L'altra faccia dei Pooh,quella più pop-rock. Forse un po' troppo urlata da un Red che mostra una gran voglia di vivere una propria avventura. 6,5

15.Luca Barbarossa:La prima volta del romanesco a Sanremo e non è un semplice stornello. Sentita,profonda e autentica testimonianza di vita e d'amore fatta,giustamente, con il dialetto del cuore. 8

16.Diodato & Roy Paci: Spunti interessanti che avrebbero consentito uno sviluppo migliore di un testo che resta purtoppo monco. 6

17.Nina Zilli: Si mostra più matura sia nel testo che nell'interpretazione ancora però intaccata da inutili quanto fastidiosi virtuosismi vocali. 6,5

18.Renzo Rubino: Mai banale, conferma originalità e ricerca dialettica. 7

19.Enzo Avitabile & Peppe Servillo: World-music in salsa partenopea di due artisti da cui ci si aspettava di più. Carisma e professionalità non mancano ma il testo appare scarno. 6,5

20.Le Vibrazioni: Se si erano sciolti un motivo ci sarà stato...4

 

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