E' il 1986 quando Luca Barbarossa si presenta al 36° Festival di Sanremo con "Via Margutta". La canzone, dedicata all'omonima via di Roma, ripercorre il filone emotivo e sentimentale con la propria città che il cantautore aveva intrapreso già nel 1981 con "Roma spogliata". Pubblicata in un 45 giri insieme a "Ognuno di noi", "Via Margutta", sarà poi inserita l'anno successivo nell'album "Come dentro un film". Il brano si piazzerà solo diciottesimo a Sanremo ma sarà nei mesi successivi a riscuotere un grosso successo dalle vendite e, quindi, dal popolo che ha sempre apprezzato lo stile melodico ed autoriale dell'artista capitolino. Via Margutta è una piccola strada nel centro di Roma, nel rione Campo Marzio, zona nota come il quartiere degli stranieri, alle pendici del monte Pincio. La strada era un luogo che anticamente ospitava botteghe artigiane e stalle ed oggi è un sito di gallerie d'arte e di ristoranti alla moda. Negli anni '50 diventa una strada esclusiva e residenza scelta per molti personaggi famosi come Federico Fellini, Anna Magnani, Renato Guttuso e tanti altri. Il luogo, quindi, dal forte legame tra popolo e arte diventa il set ideale per il romantico brano di Barbarossa che tra ricordi di guerra e povertà confronta la vita e la città di Roma con la situazione attuale. In un dialogo con la propria partner, l'autore, esprime le riflessioni sul tempo e sui cambiamenti vissuti dalla città sotto i loro occhi restando quasi perplesso che quella di oggi sia davvero la stessa città palcoscenico dei loro primi approcci sentimentali e della difficile vita di quegli anni passati: "Amore vedessi com'è bello il cielo a via Margutta questa sera...a guardarlo adesso non sembra vero che sia lo stesso cielo...dei bombardamenti, dei pittori, dei giovani poeti e dei loro amori consumati di nascosto in un caffè...". Una canzone, quindi, dal forte contenuto emotivo che esprime tutto l'amore che Barbarossa prova per la propria città e tutta la grande capacità autoriale che ha nel disegnare immagini tanto vere quanto coinvolgenti. Ascoltare questo brano è come osservare un bel quadro che ti ispira storie, racconti e vite vissuti di quei tempi andati ed, inoltre, offre spunto alla riflessione sui mutamenti avuti nella storia recente del nostro Paese. Un capolavoro assoluto figlio di un artista poco sponsorizzato dai media ma sempre apprezzato ed amato dal pubblico grazie al suo talento e alla sua umiltà. Sempre in prima fila con la Nazionale Cantanti in quanto a beneficenza, Barbarossa è anche una figura importante della radio dove conduce dal 2010 con successo "Radio 2 Social Club" che dal 9 maggio è stato trasportato anche in tv con il titolo di "Super Club" dove presenta al fianco di Max Giusti. Per ciò che riguarda la discografia, invece, lo scorso febbraio è uscito "Barbarossa Social Club", raccolta celebrativa dei suoi primi trent'anni di carriera mentre l'ultimo disco di inediti risale al 2008, ovvero, "Via delle storie infinite". Aspettando, quindi, un nuovo album di inediti auguriamo a Luca ancora tantissimi anni di musica non dimenticando mai le sue numerose perle che impreziosiscono le pagine più belle della nostra musica italiana.