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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"L'isola che non c'è": Bennato tra ragione e fantasia

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"L'isola che non c'è" è uno dei brani più noti di  Edoardo Bennato e pubblicato nel concept album "Sono solo canzonette" ispirato alla storia di "Peter Pan" scritta dallo scozzese James Matthew Barrie. L'intero disco rappresenta la lotta tra la ragione e la fantasia. Come il celebre personaggio dei cartoon Bennato ripercorre l'idea di restare bambini per sempre e di raggiungere, con l'aiuto della fantasia, tutti quegli obiettivi che razionalmente resterebbero utopie. In "L'isola che non c'è" l'autore esprime proprio questo tema spingendo l'uomo a credere in determinati sogni a cui la realtà non ne offre la possibilità. Raggiungere volando questo luogo magico che significherebbe un mondo "senza santi nè eroi...niente ladri e gendarmi...niente odio e violenza...nè soldati nè armi..." è chiaramente una chimera ed è proprio per questo che Bennato sottolinea "...forse è proprio l'isola che non c'è". Infatti, con la forza della ragione, trovare un mondo così è pura fantasia ma riferendosi ai sognatori che ancora credono che tutto ciò un giorno posso essere realtà Bennato dice: "E ti prendono in giro se continui a cercarla...ma non darti per vinto perchè...chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle...forse è ancora più pazzo di te...". Ecco, quindi, che l'autore pur capendo le ragioni di chi non crede a questo tipo di realtà, incoraggia chi ancora non abbandono quel sogno e, da eterno bambino, si lascia guidare dalla fantasia o da quell'ideale che la ragione non riesce a spegnere. Un brano magnifico interpretato in pieno stile Bennato e che ha segnato la carriera di questo grande nome della nostra musica. Tra l'altro, l'album ebbe un enorme successo al punto di essere il più venduto dell'anno e, in assoluto, secondo solo a "The wall" dei Pink Floyd. Altra nota curiosa legata a questo album e che solo quindici giorni prima Bennato aveva pubblicato un altro disco di inediti dal titolo "Uffà! Uffà!" che pure andò molto bene sul mercato. Questa scelta coraggiosa e decisamente contro corrente stava a rappresentare proprio la volontà dell'artista di non seguire la massa nè tantomeno piegarsi alle leggi del mercato. Dopo di lui, la doppia uscita a breve distanza, fu utilizzata anche da Bruce Springsteen e dai Guns N' Roses. In entrambi i dischi è da sottolineare l'eccellente sax di  Enzo Avitabile. Un libero pensatore, quindi, Bennato che ha sempre dato molto importanza all'aspetto ludico e fantasioso della musica facendo più volte riferimento a personaggi di favole e proponendo il confronto con la realtà. Una lotta ragione-fantasia proposta anche a teatro nel musical "Peter Pan" dove trovaimo le stesse musiche del disco e che ha ottenuto un grosso successo in tutti i più grandi teatri italiani. Oltre questo aspetto però Bennato è sempre stato un cantautore eclettico e molto vario nel suo infinito repertorio che va da testi più leggeri, ma comunque con una morale, a quelli più impegnati dal punto di vista sociale. Un artista completo, dunque, che ha fatto e continua a fare la storia della nostra musica popolare.

 

 

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