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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Vaffanculo": Masini lo grida al sistema musicale che tappa le ali ai giovani

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"Vaffanculo" è un brano di  Marco Masini del 1993 e pubblicato nell'album "T'innamorerai". Il fortunatissimo disco del cantautore fiorentino che arrivò a vendere oltre 800 mila copie, fu trainato da diverse canzoni di successo entrare poi nel repertorio classico dell'artista a partire dal singolo che diede il nome all'album "T'innamorerai". Ma a creare scalpore fu proprio "Vaffanculo" che creò un caso, poi ripetutosi nel 1995 con "Bella stronza", nella stampa perbenista e nella facile demagocia esposta dai media. E' lecito capire una sorta di imbarazzo nel trasmettere una canzone con una parola tanto forte ed anche più volte ripetuta nel testo ma non è stato giusto il trattamento riservato ad un'artista che non ha fatto altro che parlare con il gergo comune dei giovani e che, come sempre, ha tenuto fede alla realtà anche se, talvolta, ciò può creare problemi. Masini, nel testo scritto con Giancarlo Bigazzi e Giuseppe Dati, affronta una questione importante e cioè quel mondo di interessi e di raccomandazioni che spinge determinate persone, appartenenti ad una società malata, a chiudere la porta ai giovani e di stroncare così i loro sogni senza nemmeno metterli alla prova. Masini, per esporre questo tema prende in esame il proprio caso, facendone, quindi, una canzone altamente autobiografica. L'artista si scaglia contro le case discografiche che non permettono ai giovani cantanti di avere una possibilità per emergere e ciò è dovuto, magari, a preconcetti od a giudizi sommari espressi sulla presenza fisica o, peggio ancora, per secondi fini legati alla preferenza di altri solo in virtù di "favori agli amici degli amici". Per tutto questo, che Masini ha vissuto sulla sua pelle prima di emergere grazie solo al suo grande talento, l'artista definisce il mondo della musica di quei tempi "...una fossa di serpenti..." e sputa via tutto il veleno assorbito per anni nel silenzio del suo dolore. Masini parla anche degli ostacoli dovuti alla famiglia che magari vede tutt'altro futuro per il figlio senza domandarsi nemmeno quali sono in realtà i sogni del proprio ragazzo e smentisce quella pratica che vede un cantante come profeta o maestro di vita. Masini si spoglia di questi gradi e scende da quel falso piedistallo creato ad arte dai media e dal marketing musicale per rivolgersi ai suoi sostenitori e non, come uno di loro. Per tutto ciò Masini ha iniziato ad avere problemi con le case discograficehe fino ad arrivare, per altri motivi, in tribunale ed arrivando a fermare la sua carriera artistica per un bel po' di tempo prima di tornare nel mondo discografico. Accusato di essere volgare, di calamitare disgrazie e di altre voci infamanti atte solo a denigrare un'artista che cerca di cantare la realtà a favore di una generazione che lo ha sostenuto e che dai suoi testi ha saputo tirar fuori tutti i profondi e sinceri messaggi presenti facendo di quel ragazzo e delle sue canzoni un vero manifesto di un'epoca. Il brano ha provocato censure e facili giudizi indegni ma sarebbe stato molto più giusto scandalizzarsi per il discorso affrontato nel brano, e per come è stato trattato l'artista, che per un onesto e sincero "Vaffanculo".

 

 

 


 

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Marco Masini

 

 

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