"Sijmadicandhapajiee" è un brano scritto ed inciso da Paolo Conte nell'album "Una faccia in prestito" del 1995 e ripreso nel 2007 dalla Piccola Orchestra Avion Travel per il disco "Danson metropoli - Canzoni di Paolo Conte". Il complesso, tornato dopo alcuni anni di silenzio, propone questo disco in una inedita formazione a tre elementi. Infatti, dei sei storici componenti del gruppo rimangono in quattro, ovvero: Peppe Servillo, Fausto Mesolella, Mimì Ciaramella e Vittorio Remino. In seguito, anche lo stesso Remino, lascerà il gruppo. "Sijmadicandhapajiee" ovvero "sima di can da pajee" significa, in dialetto astigiano, "siamo dei cani da pagliaio". I cani da pagliaio venivano usati come guardie dai contadini del territorio nonostante, in realtà, fossero innocui bastardini che avevano la sola capacità di abbaiare freneticamente. Questa espressione, quindi, veniva usata per indicare quelle persone prive di interessi o comunque che non escono mai dalla ristretta cerchia delle proprie conoscienze o attività: "...E' gente per cui le arti stan nei musei...". Conte usa questo modo di dire della sua terra e ne lega le parole creando una espressione unica e perfettamente conforme alla metrica ed alla sonorità scelta per questo pezzo. Un sorta di neologismo, quindi, creato in funzione della musica e della propria individuale forma d'arte. Conte, in pratica, con la sola creazione di questo termine si detrae, semmai ce ne fosse stato bisogno, da quella massa che ha definito "cani da pagliaio" seguendo una linea unica, personale ed aldilà di ogni congettura convenzionale. Gli Avion Travel, dal canto loro, riprendono il testo fornendo un nuovo arrangiamento dando un nuovo slancio commerciale alla canzone. Il concetto espresso da Conte assume, forse, più forza quando a cantarlo non è più un possessore di quel dialetto bensì un uomo del sud e cioè il casertano Peppe Servillo. Qui cade, quindi, ogni riferimento geografico ed il termine assume un valore unico e conforme a definire quel determinato stile di vita, figlio dell'indifferenza e dell'ignoranza, che spesso è al centro di un decadimento culturale e civile di un popolo. Un pezzo, quindi, che trasmette con la solita classe, espressa sia da Conte che dagli Avion Travel in tutta la loro carriera, un concetto alto e pienamente condivisibile. In occasione della versione degli Avion Travel, inoltre, è stato realizzato un videoclip con i dipinti e le animazioni realizzate da Giuseppe Ragazzini, linguista romagnolo scomparso nel 2004.